Lavoro
12:11 pm, 2 Maggio 22 calendario

Occupazione record a marzo, boom dei contratti a termine

Di: Redazione Metronews
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Occupazione record a marzo, boom dei contratti a termine. A marzo 2022 prosegue la crescita dell’occupazione e il numero di occupati torna a superare i 23 milioni. Lo rileva l’Istat. Il tasso di occupazione si attesta al 59,9%, record dall’inizio delle serie storiche. L’aumento osservato rispetto all’inizio dell’anno, pari a quasi 170 mila occupati, si concentra soprattutto tra i dipendenti. Rispetto a marzo 2021, la crescita del numero di occupati è pari a 800 mila unità, in oltre la metà dei casi riguarda i dipendenti a termine, la cui stima raggiunge i 3 milioni 150 mila, il valore più alto dal 1977. Il tasso di disoccupazione a marzo scende all’8,3% nel complesso (-0,2 punti), tornando ai livelli del 2010. Il tasso di disoccupazione a marzo sale al 24,5% tra i giovani (+0,3 punti). Il tasso di inattività a marzo si attesa al 34,5% e scende ai livelli prepandemici. Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce (-0,6%, pari a -72mila unità) per gli uomini, le donne e per tutte le classi di età. Rispetto a marzo 2021 il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-5,5%, pari a -747 mila).

Occupazione record a marzo, boom dei contratti a termine

Boom dei dipendenti a termine a marzo. Rispetto a marzo 2021, la crescita del numero di occupati è pari a 800 mila unità, in oltre la metà dei casi riguarda i dipendenti a termine, la cui stima raggiunge i 3 milioni 150 mila, il valore più alto dal 1977. Nel dettaglio a marzo, la crescita congiunturale degli occupati è il risultato dell’aumento dei dipendenti permanenti (+0,7%) e a termine (+0,6%) e della diminuzione degli autonomi (-0,8%). Nell’arco dei dodici mesi l’occupazione risulta in crescita grazie ai dipendenti permanenti (+2,1%) e soprattutto a termine (+15,7%); l’aumento si registra anche per gli autonomi (+1,3%).

Cgil: contratti a termine dato gravissimo

 “Può apparire una buona notizia la crescita, anche se lenta, dell’occupazione, ma nasconde un dato gravissimo per il nostro mercato del lavoro: i contratti a termine registrano un nuovo record arrivando a marzo a oltre 3,1 milioni, una quota che non si raggiungeva dal 1977”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti commenta i dati Istat sul mercato del lavoro. “Pur in presenza di un calo dell’indice di disoccupazione e di inattività – sottolinea- il dato più eclatante è che la ripresa dell’occupazione si fonda sostanzialmente sull’esplosione dei contratti a termine, oramai quasi il 20% dei contratti di lavoro dipendente, segno che non sono più uno strumento per affrontare esigenze temporanee e limitate, ma una caratteristica strutturale”.

Per questo, chiede la Cgil, sono indispensabili e non più rinviabili investimenti pubblici e privati per far crescere con maggior forza l’occupazione, in particolare fra i giovani e le donne. “Inoltre, occorre avviare una riforma del mercato del lavoro con l’obiettivo di assicurare una prospettiva di stabilità e di crescita dei redditi: non è più accettabile che questo sia fondato sulla precarietà e su un modello di sviluppo economico e produttivo incentrato sulla compressione di costi e diritti”, prosegue Scacchetti che ha ricordato le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella sul lavoro. “per questo le priorità devono essere il contrasto alla precarietà e la crescita dei salari”. 

2 Maggio 2022
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