Pasqua
11:01 pm, 9 Aprile 22 calendario

Dall’agnello a colomba e viaggi, Pasqua ai tempi del caro prezzi

Di: Redazione Metronews
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Una Pasqua con l’inflazione che porterà le famiglie italiane a spendere complessivamente oltre 100 milioni di euro in più per imbandire le tavole in occasione della festività. “A parità di consumi, le famiglie spenderanno oltre 100 milioni di euro in più per i prodotti alimentari tipici della Pasqua – dice il Codacons – Ciò a causa delle tensioni nei listini al dettaglio di una moltitudine di alimenti e materie prime immancabili sulle tavole degli italiani in occasione del tradizionale pranzo pasquale”.

La Pasqua e l’agnello

La carne d’agnello, 4.500 tonnellate consumate solo in occasione della festività, costa oggi il 4,9% in più rispetto allo scorso anno. Le uova fresche (400 milioni di pezzi venduti durante la Pasqua per un controvalore di 120 milioni di euro) sono rincarate del +4,5%. Per salumi e insaccati (13.000 tonnellate il consumo pasquale) si spende oggi il 2,5% in più. La farina, bene indispensabile per la preparazione di numerosi dolci pasquali, costa oggi il 10% in più rispetto allo scorso anno, mentre il burro sale del +17,4%. L’olio di semi balza al +23,3%, lo zucchero costa il 5,6% in più.

E poi la pasta sale del +13%, la frutta del +8,1%, il pane del +5,8%, mentre la verdura registra il record del +17,8%. Solo il comparto dei dolciumi pasquali (circa 31 milioni le uova di cioccolato consumate nel periodo di Pasqua e 25 milioni le colombe) vale complessivamente 400 milioni di euro.

Rincari che porteranno la spesa delle famiglie per il tradizionale pranzo di Pasqua a salire, a parità di consumi, da 1,7 miliardi di euro del periodo pre-Covid a oltre 1,8 miliardi di euro del 2022. “Anche mangiare al ristorante, tuttavia, risulterà più caro. Sono circa 6,5 milioni gli italiani che, prima delle restrizioni legate al Covid, festeggiavano la Pasqua nei locali pubblici del nostro paese, spendendo circa 330 milioni di euro. Il caro-bollette e l’aumento dei costi dei generi alimentari determinerà quest’anno aumenti per i tradizionali menù di Pasqua proposti dai ristoranti italiani, compresi tra il +5% e il 10%”.

Viaggi e rincari

Saranno “vacanze di Pasqua all’insegna dei rincari”, afferma Assoutenti, che denuncia “pesanti incrementi per le tariffe delle strutture ricettive e per le spese di trasporto a carico di chi deciderà di spostarsi in occasione delle prossime festività”. Come spiega il presidente dell’associazione, Furio Truzzi, “tutti i listini dei comparti trasporti e vacanze in vigore in Italia registrano nell’ultimo mese sensibili aumenti. Dormire in un albergo, motel o pensione costerà in media il 9,3% in più rispetto allo scorso anno, mentre soggiornare in villaggi, campeggi e ostelli sarà più caro del 7,2%. Per i pasti nei ristoranti e nei bar si spenderà in media il 3,8% in più, e sarà sensibilmente più costoso spostarsi. Se per i trasporti marittimi le tariffe salgono del +10,1%, è sulla voce carburanti che si abbatte la vera stangata: rispetto alla Pasqua del 2021 la benzina, nonostante il taglio delle accise disposto dal Governo, costa in media il 13,8% in più, mentre il gasolio alla pompa è più caro del 24,4%”.

Chi si sposterà in auto per le vacanze di Pasqua deve mettere quindi in conto, calcola l’associazione, una maggiore spesa da oltre +17 euro a pieno. “Gli operatori turistici hanno scaricato sui consumatori il peso del caro-bollette, applicando rincari ai listini per coprire i maggiori costi energetici a loro carico. Una scelta che da un lato danneggia i consumatori, dall’altro spingerà le famiglie a ridurre la spesa per contenere gli effetti degli aumenti”, conclude Truzzi.

9 Aprile 2022 ( modificato il 10 Aprile 2022 | 16:05 )
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