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Mobilità green: dal Comune via libera a 90 mezzi elettrici
Via libera della giunta Lo Russo alla conversione green del parco mezzi comunali per una mobilità ecologica. Il Comune ha approvato oggi l’acquisto di 90 nuovi veicoli a motorizzazione elettrica, che sostituiranno 100 mezzi a motorizzazione termica più vecchi di 12 anni. Via libera, inoltre, alla realizzazione di una rete di punti di ricarica in aree di parcheggio all’interno di 20 sedi comunali e all’acquisizione di una piattaforma telematica integrata per gestire un servizio di mobilità condivisa di questi veicoli. L’operazione sarà finanziata con fondi React-Eu per un importo complessivo di 2,9 milioni di euro.
«Si tratta un investimento importante – dice la vice-sindaca Michela Favaro, «in piena linea con le politiche dell’amministrazione in tema di mobilità sostenibile e gestione attenta e ottimale delle risorse finanziarie pubbliche. L’acquisizione e l’impiego dei nuovi mezzi, più ecologici ed efficienti, oltre a svecchiare il parco auto municipale, favorirà risparmi gestionali, ricucendo il consumo di carburante fossile e i costi manutentivi e permetterà una programmazione e un utilizzo più razionale dei mezzi a vantaggio del servizio legato alle attività dell’ente».
Un intervento necessario anche alla luce dei non certo brillanti dati diffusi da Ener2Crowd.com, secondo i quali Torino vince la palma di “città italiana più inquinante in Italia, settima in Europa e 52a al mondo, con le sue 23 milioni di tonnellate di Co2 immesse in atmosfera ogni anno”.
Protesta dei tassiti torinesi a Milano contro la mobilità via app
E oggi pomeriggio un centinaio di tassiti torinesi – già autori di proteste nella giornata di ieri nel capoluogo piemontese in occasione della visita del presidente del Consiglio Mario Draghi, sono giunti alle porte di Milano e, scortati dalle Forze dell’ordine, si sono poi fermati nella piazza in piazza Duca d’Aosta, accanto alla stazione Centrale, per protestare con i colleghi milanesi. I conducenti delle auto bianche chiedono al governo di modificare il “Decreto concorrenza” che prevede l’adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità con l’uso di applicazioni web, cosa che, per i tassiti, «contribuisce a un’ulteriore deregulation del settore».
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