Roma
7:16 pm, 4 Aprile 22 calendario
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Piano sgomberi, c’è anche Casapound

Di: Redazione Metronews
Piano sgomberi c'è anche Casapound
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C’è anche lo stabile di via Napoleone III, che i militanti di Casapound occuparono nel dicembre del 2003, nel piano sgomberi della Prefettura. Palazzo Valentini ha aggiornato l’elenco lo scorso venerdì.

Piano sgomberi, c’è anche Casapound

L’assessore capitolino al Patrimonio e alle Politiche abitative, Tobia Zevi, ha commentato così la decisione della prefettura di inserire anche l’immobile occupato da Caspound nell’elenco del piano sgomberi: «I criteri secondo cui viene stilato l’elenco degli immobili da sgomberare sono molteplici, tra questi: risarcimenti alla proprietà, tutela dell’incolumità delle persone, ripristino di sicurezza o ordine pubblico».

«Rispetto a quest’ultimo criterio, occorre ricordare che all’interno dell’immobile sito in Napoleone III, occupato dal movimento CasaPound, sono state organizzate riunioni e manifestazioni di estrema destra, con la presenza di noti estremisti, nel corso delle quali più volte è stata violata la Legge Mancino contro l’istigazione all’odio razziale e sono stati propagandati messaggi di inaccettabile intolleranza. Nella nostra città non c’è posto per tutto questo».

Zevi ha aggiunto: «Su alcuni degli immobili siamo al lavoro da tempo seguendo il metodo applicato con efficacia dalla Regione Lazio in occasione dello sgombero dell’immobile in Viale del Caravaggio. Dobbiamo evitare che chi è in difficoltà resti senza casa e lavoreremo per dare un luogo dove vivere a chi ne ha diritto».

Quali sono gli altri immobili nella lista

Tra le occupazioni finite nel piano sgomberi ecco di seguito quelle più importanti.

Al primo posto nell’elenco aggiornato della prefettura ci sono gli ex uffici Atac in via Tiburtina 770, occupati nel 2013 dai movimenti per il diritto all’abitare.

Segue l’ex caserma dei Vigili del fuoco in via del Porto Fluviale 12, dove dal 2003 vivono circa 100 famiglie

C’è poi lo stabile di via Calpurnio Bibulo al Quadraro, in cui abitano 99 nuclei familiari, 70 dei quali risultano legittimi assegnatari di un alloggio residenziale pubblico. L’immobile fu requisito nel 1999 dall’allora presidente dell’ex Municipio X Sandro Medici. L’intento era quello di metterlo all’asta consentendo a Regione e Comune di acquistarlo. Ma nel 2007 una società privata si aggiudicò le mura, mettendo sotto sfratto gli occupanti.

Inserito nel piano sgomberi anche l’immobile ex sede Inps di via Tuscolana 1.782.

Nella lista compare lo stabile in via Melibeo 7, in zona La Rustica, nel quale vivono in prevalenza famiglie di etnia rom.

A Tor Cervara, fuori dal Grande raccordo anulare, c’è l’ex area industriale di via Pieve Torina.

È previsto anche lo sgombero di Spin Time Lab, in via di Santa Croce in Gerusalemme 55. Nato come risposta all’emergenza abitativa, lo stabile nel tempo ha dato vita a iniziative culturali e concerti. Ha ospitato eventi e dibattiti a cui hanno partecipato molti esponenti del centrosinistra, tra i quali l’attuale sindaco Roberto Gualtieri.

 

 

4 Aprile 2022
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