Sulla scia dei negoziati le Borse volano. Milano turbo

Le Borse europee accelerano in rally dopo la fine della prima sessione di colloqui tra Russia e Ucraina a Istanbul. II tavolo sembra aver avvicinato le posizioni tra i due Paesi e una soluzione negoziale del conflitto, accendendo l’ottimismo degli investitori. Nel dettaglio, Francoforte avanza del 2,66%, Londra dell’1,34%, Parigi del 2,99%.

Borse in rally, Milano mette il turbo

Le speranze per una soluzione negoziale del conflitto ucraino mettono le ali anche alla Borsa di Milano che ora supera il 3%. L’indice Ftse Mib avanza del 3,10% a 25.479 punti. Volano le banche, con Unicredit che sale del 9,20%. Bper Banca del 6,77% e Intesa Sanpaolo del 6,55%. Nell’automotive, Stellantis balza del 6,91%. Debole il comparto energetico: Terna arretra del 2,73%, Saipem del 2,28%. Nella Difesa, venduta Leonardo che lascia sul terreno il 3,42%.

La Borsa di Mosca invece chiude in calo la giornata in cui sono riprese le contrattazioni anche sui titoli internazionali. Il Moex cede lo 0,9% a 2.408,49 punti, dopo aver toccato un massimo a 2538,2, e il Rts scende del 7,1% a 881,59 punti.

I mercati azionari cinesi hanno chiuso più in ribasso martedì, con l’indice composito di Shanghai in calo dello 0,33%, a 3.203,94 punti. L’indice di Shenzhen ha chiuso in calo dello 0,46% a 11.895,08 punti.

Petrolio, futures in calo

I futures sul petrolio greggio hanno chiuso più in basso martedì nel trading diurno allo Shanghai International Energy Exchange. Il contratto per il petrolio greggio in consegna ad aprile 2022 è sceso di 35,9 yuan (circa 5,64 dollari) per chiudere a 677,8 yuan al barile.
Il volume totale degli scambi per nove contratti futures sul petrolio greggio quotati in borsa è stato di 284.207 lotti, con un fatturato di circa 194,18 miliardi di yuan. La Cina ha lanciato il trading di futures sul petrolio greggio, che è aperto agli investimenti all’estero, nel marzo 2018.