Nord Corea
2:20 pm, 24 Marzo 22 calendario
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La Nord Corea lancia sospetto missile balistico intercontinentale

Di: Redazione Metronews
Corea del Nord lancia missile
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La Corea del Nord ha condotto un test di quello che si ritiene un missile balistico intercontinentale, secondo quanto rilevato da Giappone e Corea del Sud, nel primo test di questo tipo dal 29 novembre 2017, interrompendo l’auto-imposta moratoria sui lanci di missili a lungo raggio.

Il missile lanciato oggi potrebbe essere un «nuovo tipo» di Icbm (missile balistico intercontinentale) secondo i rilevamenti di Tokyo e, secondo le prime stime, sarebbe caduto all’interno della zona economica esclusiva del Giappone.

Immediate la condanna di Seoul, Tokyo e Washington

Il missile ha percorso una distanza di 1.080 chilometri, raggiungendo un apogeo di 6.200 chilometri, ha in seguito rilevato il Comando congiunto sudcoreano. Immediata la condanna di Seul e Tokyo per il lancio di oggi, a cui si è aggiunta quella di Washington.

Da Bruxelles, dove si trova per partecipare al summit del G7, il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha condannato il test come «sconsiderato» e «inaccettabile». Quello di Pyongyang è «un oltraggio imperdonabile», ha scritto su Twitter il primo ministro giapponese, annunciando che porterà la questione davanti ai leader delle sette grandi economie mondiali. Da Seul, il presidente sud-coreano Moon Jae-in ha condannato «con forza» il lancio di Pyongyang, che «rappresenta una violazione della sua stessa moratoria» e una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Anche esercitazioni militari con missili da terra

In risposta al lancio di oggi, l’esercito sudcoreano ha compiuto anche esercitazioni militari con l’uso di missili da terra, aria e mare, in un’area attorno al Mare Orientale, il nome sud-coreano del Mar del Giappone. «Forte condanna» per il test di Pyongyang è arrivata anche da Washington. «La porta della diplomazia non è chiusa, ma Pyongyang deve immediatamente porre fine alle azioni destabilizzanti», si legge in una nota emessa dalla portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Gli Stati Uniti «prenderanno tutte le misure necessarie» per garantire la sicurezza degli Stati Uniti, della Corea del Sud e del Giappone. Su posizioni più morbide verso Pyongyang, sono, invece, Cina e Russia. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, ha sottolineato la necessità del dialogo per la pace e la stabilità della penisola coreana, auspicando che «tutte le parti aderiscano alla corretta direzione del dialogo e collaborino per fare avanzare il processo di soluzione politica della questione della penisola coreana». Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha invece sottolineato l’importanza di «evitare qualsiasi azione che possa portare» a una escalation.

Ennesimo lancio

Il lancio di oggi è l’undicesimo test di quest’anno da parte della Corea del Nord. Settimana scorsa, la Corea del Nord aveva fallito un test missilistico condotto dall’area di Sunan, vicino a Pyongyang, con l’esplosione del missile poco dopo il lancio. I ripetuti test missilistici nord-coreani hanno mostrato la crescente insofferenza del regime di Kim per lo stallo nei colloqui con gli Stati Uniti, arenatisi nel 2019, e giungono a poche settimane dal centodecimo anniversario della nascita del fondatore della Corea del Nord – e nonno dell’attuale leader, Kim Il-sung – che ricorre il 15 aprile, data cerchiata in rosso sul calendario nord-coreano. Già a gennaio scorso, Kim aveva minacciato la ripresa di test di missili a lungo raggio, minacciando gli Stati Uniti di volere «reprimere fermamente gli atti ostili» verso il Paese.
A inizio marzo, invece, Kim aveva dato «istruzioni dettagliate» per l’espansione del sito di lancio satellitare di Sohae, nel nord-ovest della Corea del Nord, utilizzato per lo sviluppo di tecnologie che hanno avuto un ruolo importante nel programma missilistico della Corea del Nord.

24 Marzo 2022
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