Roma
11:28 pm, 15 Marzo 22 calendario
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Furto da manuale in gioielleria: presi fratello e sorella

Di: Paolo Chiriatti
Fratello e sorella
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In pochi minuti hanno messo a segno un furto da manuale in una gioielleria di Monti, sfilando sotto gli occhi del titolare e di sua moglie un rotolo di catene d’oro per un valore di oltre 7.000 euro. Gli agenti del commissariato Viminale e i colleghi del commissariato Esquilino li hanno presi. Sono due italiani, fratello e sorella di 30 e 35 anni. Una nota curiosa: il loro papà è finito in manette meno di un mese fa per un tentato furto in una gioielleria di San Giovanni. Il bottino, poi sfumato, era di 40mila euro.

Furto da manuale in gioielleria: presi fratello e sorella

A raccontare i fatti le telecamere di sicurezza della gioielleria in via dei Serpenti. È il pomeriggio del 17 febbraio: un uomo e una donna bussano al negozio e il titolare sblocca il portoncino blindato. Lui vorrebbe comprare un bracciale, lei è lì per consigliarlo. I due appaiono subito simpatici e con una gran voglia di chiacchierare. Sembrano soprattutto intenzionati a portare a termine l’acquisto.

E in effetti l’uomo compra un monile pagando in contanti: 100 euro, in cambio però di un rotolo di bracciali in oro appoggiato sul bancone, che la complice fa sparire sotto una sciarpa, per poi infilare tutto l’involto sotto l’ascella, proprio mentre il gioielliere e la moglie, calcolatrice alla mano, sono impegnati a portare a termine le vendita.

I due sorridono, salutano, si fanno aprire il portoncino blindato e se ne vanno. Passano alcuni minuti prima che il titolare si accorga del furto.

Le indagini

Quando il gioielliere si rende conto di essere stato derubato si rivolge alla polizia. Gli agenti del commissariato Viminale e quelli del commissariato Esquilino risalgono all’identità della donna. Soraya M. ha diversi precedenti per furti messi a segno con la stessa tecnica, così come il fratello, Roberto M. Entrambi hanno come domicilio via Modesta Valenti 61/A. Si tratta però di un indirizzo che il Comune di Roma utilizza per fornire un documento d’identità a persone senza fissa dimora.

Gli investigatori cercano di rintracciarli, ma i due non si fanno vedere nemmeno a casa dei parenti. Alla fine riescono a scoprire che Roberto M. vive in un prefabbricato al confine tra Roma e Frascati, mentre sua sorella dorme in una roulotte, confusa tra le altre case mobili di giostrai che lavorano a Tivoli Terme.

Nelle abitazioni di entrambi gli agenti ritrovano gli stessi abiti e accessori indossati al momento del furto. Ma non i gioielli rubati, probabilmente finiti nelle mani di qualche ricettatore. Non solo: nonostante i precedenti penali, sia l’uomo che la sorella percepivano il reddito di cittadinanza.

Fratello e sorella sono stati fermati, ma chi indaga intende proseguire nelle indagini: gli investigatori sono convinti che sono almeno otto i  furti messi a segno dalla coppia con le stessa tecnica, quasi tutti in centro e a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro.

15 Marzo 2022 ( modificato il 16 Marzo 2022 | 9:49 )
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