Ucraina, Zingaretti: porte aperte ai malati

Il presidente della Regione Nicola Zingaretti è tornato a ribadire che le strutture sanitarie del Lazio hanno le porte aperte per i malati in fuga dalla guerra in Ucraina.

Ucraina, Zingaretti: porte aperte ai malati

«Il Lazio ha dato la disponibilità al Sistema nazionale di Protezione civile ad ospitare pazienti ucraini che hanno bisogno di cure, in particolar modo bambini», ha spiegato Zingaretti.

«Ci muoviamo nell’ambito della Cross e mettiamo a disposizione la nostra esperienza con i team medici coordinati da Ares 118 e gli specialisti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Nelle prossime ore saranno definiti i programmi operativi dell’intervento», ha aggiunto.

I bambini già in cura a Roma

All’ospedale Bambino Gesù è arrivato giorni fa un bambino di un anno che soffre di paralisi cerebrale. Un male che lo affligge da quando aveva quattro mesi. Il piccolo è arrivato con la sua famiglia in Italia dopo un lunghissimo viaggio. Prima è stato ricoverato all’Aquila, subito dopo è stato accolto assieme padre, madre e fratelli a Roma.

C’è poi il caso della bambina di sette anni proveniente da Kiev, ora ricoverata al Policlinico Agostino Gemelli. La piccola ha scoperto a fine gennaio di avere un tumore renale con metastasi. Aveva da poco iniziato la chemioterapia quando sulla sua città hanno iniziato a piovere le bombe russe. Lei e la madre hanno raggiunto la Capitale. Qui i medici del Gemelli sono fiduciosi: la malattia, per quanto delicata, ha un’alta percentuale di guarigione con le cure adeguate.

Infine c’è la terribile storia della ragazzina ucraina di 13 anni, ora ricoverata al San Raffaele. L’adolescente e i suoi familiari sono finiti sotto le raffiche delle armi da fuoco russe. Grazie all’intervento della onlus Prosma la 13 enne è stata presa in cura nell’ospedale romano. La bambina è stata sottoposta a una delicata operazione chirurgica. Ma oltre ai danni fisici, la minorenne dovrà affrontare un lungo periodo di assistenza psicologica: durante l’attacco dell’esercito russo ha assistito alla morte del fratello.