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7:18 pm, 3 Marzo 22 calendario
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Corruzione al Miur, sette indagati

Di: Redazione Metronews
Miur
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Corruzione al Miur, il ministero dell’Istruzione. Sono sette gli indagati, tra cui tre dipendenti del ministero e l’imprenditore Federico Bianchi di Castelbianco, (nella foto) già coinvolto in indagini analoghe.

Corruzione al Miur, sette indagati

I finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria di Roma questa mattina hanno eseguito le misure cautelari. Tra i principali indagati compare appunto l’editore e psicoterapeuta Federico Bianchi di Castelbianco, risultato amministratore di fatto di tre società e di una fondazione, che hanno ricevuto tra il 2018 e il 2021 affidamenti da parte di Istituti scolastici per circa 23 milioni di euro.

Altri tre indagati sono collegati all’imprenditore e sarebbero intervenuti a vario titolo nella corruzione. Tre invece sono i dipendenti del ministero dell’Istruzione di cui due, uno dei quali recentemente pensionato, avrebbero posto in essere atti contrari ai doveri d’ufficio a fronte delle utilità ricevute dall’imprenditore.

L’imprenditore romano, già sottoposto agli arresti domiciliari per la corruzione al Capo dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del ministero dell’Istruzione, è stato oggi colpito da una stessa misura cautelare per ipotesi di corruzione di ulteriori funzionari e dirigenti dello stesso ministero.

Sulla base del quadro accusatorio delineatosi nel corso delle indagini preliminari, l’imprenditore avrebbe potuto contare sulla collaborazione dei dipendenti del ministero dell’Istruzione in cambio di regali e favori.

I bandi di gara conosciuti in anticipo

In questo modo sarebbe stato in grado di conoscere prima i contenuti dei bandi per il finanziamento di progetti scolastici apportando le modifiche necessarie per favorire le sue società e avrebbe partecipato a riunioni strategiche presso il Ministero dell’Istruzione per concordare la distribuzione dei finanziamenti destinati ad alcuni istituti scolastici.

In tale quadro, due soggetti dipendenti dell’imprenditore, da oggi agli arresti domiciliari, avrebbero contribuito alla predisposizione del contenuto dei bandi di gara anticipati in modo che potessero essere agevolmente aggiudicati agli enti riconducibili all’imprenditore e, nel contempo, avrebbero partecipato consapevolmente alla dazione delle utilità in favore dei pubblici ufficiali, occupandosi delle modalità operative per l’assunzione o il conferimento di incarichi e per i pagamenti delle spese richieste o sostenute per conto dei predetti pubblici ufficiali.

La misura degli arresti domiciliari ha riguardato anche una persona campana, titolare di una ditta del casertano, che avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti allo scopo di fornire una giustificazione contabile al denaro in uscita dalle società dell’imprenditore romano destinato, in realtà, a coprire le spese sostenute in favore del Capo dipartimento.

Affitti pagati, computer e scooter in regalo

Per quanto concerne i tre dipendenti del ministero dell’Istruzione, al dirigente, ora in pensione, l’imprenditore avrebbe pagato l’affitto di un appartamento a Roma tra febbraio 2020 e giugno 2021, pari a circa 40mila euro nonché per i lavori di ristrutturazione pari a circa 15mila euro, effettuati nel 2021 su un immobile di proprietà, nella Capitale.

La funzionaria, invece, avrebbe ottenuto dall’imprenditore il pagamento pari a circa 69mila euro per una camera utilizzata dal fratello, presso un Bed and Breakfast di Roma, tra febbraio 2019 e giugno 2021.

Il funzionario, oggi colpito dalla misura della sospensione temporanea dall’esercizio del pubblico ufficio, avrebbe ricevuto beni in natura pari a circa 5mila euro (motorino e computer).

In considerazione di tutto questo, il Gip ha inoltre disposto, nei confronti dei tre pubblici ufficiali indagati, il sequestro preventivo pari alle somme oggetto di corruzione.

3 Marzo 2022
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