Ambiente
11:20 am, 13 Dicembre 21 calendario

Veicoli fuori uso, uno su tre diventa illegalmente un problema per l’ambiente

Di: Osvaldo Baldacci
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Per evitare i costi della rottamazione, i veicoli fuori uso finiscono in una catena di illegalità che danneggia l’ambiente. Le motivazioni  della diffusione del  fenomeno  sono riconducibili ai facili profitti derivanti dal riciclo dei materiali ferrosi e dei pezzi di ricambio eludendo la normativa di settore. I risultati dei controlli effettuati dai Reparti dei Carabinieri Forestali  nell’anno in corso evidenziano comportamenti illeciti in quasi un terzo degli accertamenti effettuati e  testimoniano  una diffusa illegalità nel settore.

Il Comando Carabinieri Tutela Forestale attraverso i dipendenti Reparti dislocati sul territorio nazionale (Gruppi,  Nuclei investigativi di polizia ambientale e forestale, Stazioni Carabinieri Forestale), ha avviato e portato a termine nel corrente anno una campagna per la prevenzione e repressione della illecita gestione dei veicoli fuori uso la cui filiera risulta complessa e articolata in quanto coinvolge diverse categorie produttive. I negativi effetti della illecita gestione dei veicoli fuori uso hanno preoccupanti ricadute  per la tutela ambientale in tema di inquinamento del suolo e delle acque.

I numeri dei veicoli fuori uso

In particolare sono stati effettuati 1.767 controlli  a livello nazionale,  accertati 526 illeciti amministrativi con un importo totale di sanzioni elevate pari a circa 802.000  euro e  86 illeciti penalmente rilevanti.

Nella sola  Regione Lazio, a fronte di 199 controlli effettuati, sono state elevate sanzioni pari ad un totale di 263.284  euro e accertati 93 illeciti amministrativi e 19 illeciti penali.

Il diffuso fenomeno dei veicoli che vengono fatti “scomparire” al fine di evitare gli elevati costi connessi alle operazioni di recupero e le pratiche tese a iniziare il processo di rottamazione con una messa in sicurezza solo parziale dei rifiuti pericolosi e successiva rivendita di parti come pezzi di ricambio ingenera uno spostamento fittizio dei rifiuti per lo più legittimato da documenti di trasporto falsi e fatture inesistenti. I rifiuti, falsamente recuperati, vengono in gran parte avviati al mercato clandestino nazionale o inviati all’estero.

La più grande polizia ambientale del mondo

Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini si è recato presso la Scuola Forestale Carabinieri a Cittaducale (RI), dove, nell’incontro con il personale militare e civile ha dichiarato: Il nostro Paese può vantare una forza di polizia ambientale che per struttura, competenze, professionalità e potenzialità, è prima in Europa e nel mondo, presidio essenziale per la tutela del patrimonio Forestale, Ambientale e Agroalimentare”.
Al suo arrivo il Ministro è stato accolto dal Prefetto di Rieti, Dott. Gennaro Capo, dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Luzi, dal Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (CUFA), Generale di Corpo d’Armata Pietro Marzo; dal Comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Adolfo Fischione e dal Comandante della Scuola, Generale di Brigata Donato Monaco.
Nel suo intervento, Guerini ha evidenziato “l’incessante opera di vigilanza, fondamentale per la prevenzione dei crimini ambientali” , che i Carabinieri Forestali svolgono a tutela della straordinaria bellezza dell’Italia e del suo territorio contrastando un sistema criminale che non si fa scrupolo a danneggiare anche irreparabilmente una risorsa preziosa che ci identifica nel mondo.
Il Ministro ha, infine, ringraziato i Carabinieri Forestali e tutta l’Arma per “lo straordinario lavoro che giornalmente svolgono con grande responsabilità e competenza nelle 1.000 Stazioni Forestali e Parco che fanno parte della capillare presenza della Benemerita sul territorio”.

13 Dicembre 2021
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