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7:31 pm, 2 Novembre 21 calendario
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Cameron: a New York è scomparsa la classe media

Di: Antonella Fiori
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«Innamorarsi non è normale». Peter Cameron cita la scrittrice Barbara Pym nel suo libro Anno bisestile (Adelphi, p. 224, euro 18), ambientato nel 1988 e pubblicato negli Usa nel 1990. Ed è così: l’amore ha sempre conseguenze imprevedibili e determina incroci destabilizzanti. Dalla coppia che non scoppia anche se sull’orlo del divorzio – lui è bisessuale ma non riesce a non andare a letto con la ex moglie – a famiglie allargate con rapimenti di figli (sbagliati) sino a un esilarante tentato omicidio, l’autore di Quella sera dorata e Un giorno questo dolore ti sarà utile ci restituisce una leggerezza che rende la sua impronta letteraria unica.

Nel 1988, anno dell’elezione di Bush-Dukakis, non c’era ancora stata la prima Guerra del Golfo.  È un anno “innocente” per gli USA?
«Non credo che ci sia mai stato un tempo veramente “innocente” per gli Stati Uniti. La violenza, la corruzione e il razzismo hanno fatto parte della vita americana sin dalla fondazione del paese».

A più di 20 anni dalle Torri Gemelle che città è New York è oggi?
«New York è in continua evoluzione: nulla è permanente o sacro. L’unica cosa che rimane costante è l’energia artistica e commerciale della città e il modo in cui attrae persone creative e ambiziose. Il principale cambiamento è che oggi è sempre più difficile per le persone non ricche vivere comodamente in città. La scomparsa della classe media ha eroso gran parte del suo fascino e  umanità».

 Nel suo anno bisestile sembrano possibili cose inaudite. Quelle che anche noi con la pandemia abbiamo vissuto nel 2020, altro anno bisestile.
«
Mi piaceva l’idea che con l’introduzione di un giorno in più, l’anno bisestile potesse avere un effetto trasformativo sulle persone. Volevo scrivere un libro su persone che mutano, e far vedere come c’è sempre la possibilità che la nostra vita possa essere cambiata. Il Covid in particolare ha rallentato le nostre vite, le ha rese meno eccitanti e dinamiche».

Ha cambiato anche le nostre relazioni affettive?
«
Le persone sono state costrette a trascorrere troppo tempo con alcune persone e non sono state in grado di passare del tempo con altre, e questo ha reso difficile per molte relazioni iniziare, evolversi o durare».

Può darci una definizione di “famiglia”?
«E’ qualcosa che può formarsi in luoghi e in modi sorprendenti: le persone a cui siamo più legati non sono sempre quelle che ci sono più care».

Cos’è per lei la felicità?
«
Uno dei miei temi, introdotto per la prima volta in questo libro, è che la felicità è qualcosa che spesso si sente più intensamente in retrospettiva: raramente siamo felici nel momento, ma riconosciamo solo che siamo stati felici da una distanza. Così spesso la felicità sembra essere al di là della nostra portata, quando in realtà la stiamo già vivendo».

 

2 Novembre 2021
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