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9:09 pm, 28 Ottobre 21 calendario
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Si inventa la rapina del Rolex per truffare l’assicurazione

Di: Paolo Chiriatti
Rolex
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Un insospettabile professionista di 50 anni si è inventato la rapina del suo Rolex per truffare l’assicurazione. Un tentato raggiro che gli è costato una denuncia per simulazione di reato. I fatti risalgono al mese scorso, quando l’uomo si è presentato agli agenti del commissariato Flaminio Nuovo, diretti da Luca Cosimati.

Si inventa la rapina del Rolex per truffare l’assicurazione: il racconto

L’uomo ha raccontato agli agenti di essere stato sorpreso alle spalle mentre camminava su una strada nei pressi di piazza dei Giuochi Delfici da uno sconosciuto sbucato dal nulla in sella a un maxi scooter con la targa coperta. Stando alla denuncia, il centauro armato di pistola e con il volto nascosto da casco e mascherina, ha ordinato al 50enne di consegnargli il Rolex che aveva al polso. Un orologio che vale più di 10.000 euro e che era stato assicurato per 7.000. Gli agenti negli stessi giorni erano impegnati in diverse indagini su rapine analoghe, e hanno subito svolto accertamenti. Ma già dai primi approfondimenti hanno notato molte stranezze.

La vittima della rapina è uno stimato professionista che lavora proprio nel settore assicurativo. Nel suo racconto ha fornito elementi che avrebbero dovuto sostenere la sua versione dei fatti. Ha riportato nel dettaglio il tragitto fino al momento della rapina, iniziato sul suo scooter dalle parti di Ponte Milvio. Lungo il percorso l’uomo si è fermato anche in un esercizio commerciale per fare degli acquisti, dei quali aveva conservato lo scontrino, mostrato agli agenti come prova della bontà del suo racconto. Poi nell’ultimo tratto, percorso a piedi, il 50enne sarebbe stato rapinato dal fantomatico centauro in una via a senso unico stretta e lunga. Peccato però che la strada fosse sorvegliata da una telecamera privata.

I sospetti degli investigatori

Gli agenti della squadra investigativa del commissariato erano già insospettiti dal fatto che il 50enne non avesse chiamato i soccorsi  subito dopo la rapina, preferendo sporgere denuncia qualche ora dopo i fatti. Li aveva colpiti anche l’irritazione della presunta vittima ogni volta che fornivano aggiornamenti sul caso. Aggiornamenti che in un paio di giorni hanno smontato la versione dell’uomo.

Anche l’esercizio commerciale dove aveva fatto acquisti avevano infatti una telecamera di sicurezza. E le immagini lo avevano immortalato in maniche di camicia, senza il prezioso Rolex al polso. Non solo: altre videocamere sparse lungo il tragitto lo avevano ripreso in scooter, senza giacca. Solo l’ultimo obiettivo, quello che guarda nella strada dove sarebbe avvenuta la rapina, lo ha ripreso a piedi ma con le braccia e i polsi coperti. Ma gli investigatori, che hanno visionato ore e ore di filmato, non hanno trovato da nessuna parte qualcuno che corrispondesse al rapinatore descritto dal professionista. A quel punto, di fronte all’evidenza dei fatti e incalzato dagli agenti, l’uomo ha prima insistito nella sua versione, ma alla fine è crollato.

28 Ottobre 2021
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