Polizia locale: 500 assunzioni contro la ”mala movida“

Da una parte fumogeni e fuochi d’artificio sparati in piena notte a Porta Venezia. Dall’altra i dati sugli interventi della Polizia Locale effettuati nel 2020, snocciolati in occasione delle celebrazioni per i 161 anni dalla fondazione del corpo tenute all’Arena Civica: oltre 4 mila i controlli da giungo scorso per arginare la “mala movida”; 12 mila interventi effettuati per il rispetto delle norme anti Covid; oltre 250 mila richieste di intervento ricevute; 6500 interventi effettuati per incidenti stradali; il 93% la percentuale dei casi di pirateria stradale risolti.

Due dati solo all’apparenza inconciliabili. Che però si spiegano con una struttura delle turnazioni della Polizia Locale non più sostenibile. Secondo il vigente contratto di lavoro – quello che da anni ogni maggioranza di Palazzo Marino ha tentato di cambiare, scontrandosi però con le resistenze degli agenti – la gran parte dei 2800 agenti effettivi è in servizio nelle ore diurne, con compiti sempre più ampi (polizia giudiziaria, investigativi, ordine pubblico). Mentre nelle ore notturne gli agenti impiegati sono pochissimi. E, naturalmente, se ci sono pochi agenti in strada la notte, intere zone possono essere prese in ostaggio dal parcheggio selvaggio, come per esempio via Marghera, perché le multe tanto non arrivano. Oppure può capitare che un mercoledì qualunque in Largo Bellintani si possano sparare fuochi artificiali e accendere fumogeni, certi dell’impunità. Come denunciato ieri dal Comitato dei residenti di Lazzaretto.

Per porre rimedio a questa assurda situazione il sindaco Sala si è impegnato ad assumere nel più breve tempo possibile almeno 500 nuovi ghisa, «con un ampliamento di organico senza precedenti», ha detto.  Ma ha anche aggiunto: «Stiamo cercando di accelerare il più possibile, ma non è la cosa più semplice del mondo».