Spray urticante per saltare la lezione: otto intossicati

Una studentessa della scuola media Casalegno di Leinì ha azionato una bomboletta di spray urticante per evitare la lezione di inglese. Lei, sei compagni di classe e l’insegnante di inglese sono rimasti intossicati.

Spray urticante a scuola, l’intervento dei carabinieri

La studentessa di 13 anni ha spiegato di aver ricevuto la bomboletta anti aggressione dai suoi genitori. Si tratta di un prodotto legale che il papà e la mamma le hanno dato per la sua sicurezza durante il ritorno a casa. In un primo momento sembrava che lo spray fosse fuoriuscito per sbaglio, mentre la ragazzina spiegava il funzionamento del dispositivo.

Di fatto la nube di gas ha seminato il panico e intossicato i ragazzi e la professoressa. Ma questa versione non ha convinto i carabinieri di Leinì, accorsi assieme alla polizia locale e ad alcune ambulanze. In realtà la studentessa, d’accordo con altri tre compagni di classe, ha azionato volontariamente la bomboletta per evitare due ore di inglese, riuscendo nell’intento. La ragazzina ha confessato tutto dopo le insistenze dei militari. Ha anche raccontato che il piano per saltare la scuola era previsto lo scorso lunedì, per evitare la verifica di italiano. Alla fine lei e i complici sono stati segnalati alla procura dei minori. Poiché hanno meno di 14 anni non sono imputabili. Fortunatamente le conseguenze sono state lievi: tutti gli intossicati hanno ricevuto le cure mediche sul posto. Le mascherine anti Covid hanno contribuito a limitare i danni.

Gli ideatori del “sabotaggio” se la sono cavata con una ramanzina da parte dei carabinieri. Ma è facile prevedere la reazione dei loro genitori. Per non parlare di eventuali provvedimenti disciplinari da parte della scuola media.