Juve a un passo dalla crisi: e ora la Champions

Juve a un passo dalla crisi: e ora c’è la Champions. Musi lunghi in casa Juventus dopo il crollo di sabato sera al Maradona. La squadra continua a regalare gol e, sebbene per ogni passo falso ci siano finora molte molte scusanti, i conti cominciano a non tornare più: finora è stato conquistato 1 punto su 9, roba da rimpiangere i tempi malandati di Andrea Pirlo.  A parte una classifica da lotta salvezza la squadra è irriconoscibile nel gioco e nel mordente: assenti ambedue. E martedì sera si entra nel vivo della Champions: il piccolo Malmoe arriva a Torino fiutando la possibilità di poter ferire la corazzata bianconera, altrimenti inscalfibile.

Ad un passo dalla crisi

I numeri di una crisi sono già tutti sul tavolo. Certo a Napoli c’è stata anche sfortuna, ma sono andati in scena anche tutti i limiti dei bianconeri che, privi dei sudamericani (e di Chiesa), hanno incassato reti che mostrano chiaramente una involuzione netta. Il tutto mentre all‘Old Trafford il signor Cristiano Ronaldo metteva a segno una doppietta contro il Newcastle. I detrattori del portoghese se la prendono oggi, su internet, con Szczęsny. Il portiere polacco è finito nel mirino dei tifosi, insorti dopo la seconda papera letale (la prima causò la sconfitta ad Udine), ed hanno chiesto la sua sostituzione già dalla prossima partita con Mattia Perin. Allegri (a parole) manifesta ancora fiducia nel suo portierone, ma di certo la società si sta mangiando le mani per essersi lasciata sfuggire Donnarumma in estate.

I numeri della crisi

Per il resto, la radiografia della situazione è contenuta tutta nelle statistiche della partita del Maradona contro il Napoli.  Massimiliano Allegri può prendersela quanto vuole con Spalletti, ma i numeri dicono chiaramente che il 68% del possesso palla è stato del Napoli, 25 tiri a 8 sono stati a favore degli napoletani e 13 a 1 i calci d’angolo. Da qualche parte, Andrea Pirlo starà sorridendo amaramente.