Cinema
5:30 am, 21 Luglio 21 calendario
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Beatrice Schiros: «Vi racconto tutte le donne che sono»

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Sarà Suor Maria Catena in Come in gatto in tangenziale 2 con Paola Cortellesi e Antonio Albanese. Prima, in teatro, è stata Mirka, un’ucraina “senza filtri” in Animali da Bar con la sua Carrozzeria Orfeo. In autunno si affaccerà sul piccolo schermo nelle vesti di una originale vicequestore in una serie tv. Poi sarà sul palco come Clara per Miracoli Metropolitani, ancora con Carrozzeria Orfeo. Lei è Beatrice Schiros, attivissima sui social con video in “pillole” che hanno allietato il lockdown e che offrono consigli improbabili agli attori, tra cinema e teatro.

Cominciamo dall’imperturbabile suor Maria Catena di “Come un gatto in tangenziale 2”.
«È stata dura non ridere: avevo Paola e Antonio che si ripassavano la sfiga facendo gesti apotropaici mentre stavamo girando. La suora è di una severità pazzesca. E, ovviamente, non dice parolacce. Un po’ mi sono mancate».

Sotto questo aspetto con Mirka ha dato il meglio di sé…
«Mirka è una donna che si ritrova a cena con un uomo che lei ha invitato, ma appena lui arriva gli chiede cosa ci faccia lì perché si è dimenticata dell’invito. Su questo un po’ ci assomigliamo…».

Invita a cena uomini e poi dimentica di averli invitati? «Ormai non li invito più. Vivo con il mio cane Fjord, detto “Fiordena”, capirà perché…».

Perfettamente. Com’è come vicequestore?
«Ben vestita e truccata: finalmente mi hanno valorizzata. Mi hanno lasciato anche qualche parolaccina…».

Ha deciso di diventare seria?
«Seria è una parola grossa, non esageriamo. Posso dirle solo che farà il suo lavoro in modo un po’ “originale”»

Ma lei da grande cosa vorrebbe fare?
«Vorrei avere una tranquillità economica che mi permetta di concedermi più di un peloso. Continuerei comunque a fare il mio lavoro che amo profondamente».

Lei ha lavorato con registi importanti tra cui Paolo Virzì. Ce n’è uno da cui vorrebbe essere diretta?
«Sicuramente da Nanni Moretti, mi piace il suo stile».

Torniamo al teatro. “Miracoli Metropolitani” è l’ultimo lavoro della sua compagnia, Carrozzeria Orfeo.
«Siamo già in giro con lo spettacolo. Abbiamo debuttato alla fine di maggio e devo ammettere che lavorare su un palco con una platea “abitata” da una persona sì e una no, tutte con le mascherine non è stato il massimo. Il pubblico ha apprezzato lo spettacolo: si è divertito e ha anche un po’ pianto, come al solito. I nostri spettacoli partono ridendo e poi arriva il pugno sullo stomaco. Clara è una donna che gestisce un’azienda di ristorazione d’asporto per celiaci e sogna di frequentare il Rotary. Passa il tempo con il cellulare in mano a mandare vocali».

E a dire parolacce…
«No, stavolta no. Gabriele (di Luca, ndr) me le ha tolte tutte. Ho provato a infilarcene qualcuna ma è stato impossibile».

Lei è molto attiva sui social: Durante il primo lockdown registrava pillole di un improbabile viaggio in casa che ha riscosso un buon successo. Come le è venuto in mente?
«Mi annoiavo. Così ho iniziato da sola ad immaginare questo viaggio dal salone alla cucina o dalla camera da letto al bagno. Mi ha aiutato a passare la giornata e a trovare anche nuove idee da scrivere».

Ora invece dispensa consigli agli attori di teatro che si cimentano con il cinema… «Con Massimiliano Setti ci siamo messi a fare sta roba con l’imperativo che ciascun video non doveva durare più di un minuto. Ogni tanto abbiamo chiesto una mano a Gabriele per il testo. Giorni fa ho beccato Andrea Pennacchi che stava letteralmente studiando i “dieci comandamenti” che avevamo registrato… Meglio riderci su, no?»

PATRIZIA PERTUSO

21 Luglio 2021
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