Kim troppo dimagrito allarme in Nord Corea

Un improvviso eccessivo dimagrimento di Kim Jong-un sta preoccupando i cittadini della Corea del Nord. La perdita di peso emersa nelle scorse settimane, durante la sessione plenaria del Partito dei Lavoratori nord-coreano, di cui Kim è al vertice come segretario generale, ha rattristato i cittadini nord-coreani, secondo un’intervista a un residente di Pyongyang trasmessa dai media del regime.
«Vedere il rispettato segretario generale emaciato ci spezza il cuore», ha dichiarato il residente della capitale nord-coreana, rimasto anonimo. «Tutti hanno detto di avere pianto». Nel video, citato dall’agenzia Reuters, si vedono gli abitanti di Pyongyang di fronte a un grande schermo che guardano le immagini di un concerto cui hanno partecipato il leader nord-coreano e alti funzionari del partito dopo la terza sessione plenaria del Comitato Centrale, tenutosi a metà giugno.  
Finora non sono emersi dettagli sulla perdita di peso del leader nord-coreano, visibile da molte immagini e dal particolare del cinturino dell’orologio portato dal dittatore, secondo un video analizzato dal sito web specializzato Nk News, più stretto al polso che nel recente passato. Il dimagrimento del leader nord-coreano ha innescato speculazioni sul suo stato di salute, come già avvenuto lo scorso anno, e sulla sua eventuale successione al vertice del partito e dello Stato nella Corea del Nord. 
Nei giorni scorsi Kim Yo-jong, la sorella del leader nordcoreano, aveva avvertito gli Stati Uniti di non farsi «false aspettative» di dialogo con Pyongyang, un altolà dopo che Washington aveva teso la mano al regime e alla ripresa dei colloqui.  Kim Yo-jong ha risposto alle parole del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, che – parlando all’emittente statunitense Abc – aveva detto che Pyongyang ha inviato «un segnale interessante» sulla sua disponibilità al dialogo. «Le aspettative che hanno scelto di avere falsamente potrebbero farli precipitare in una delusione ancora maggiore», ha tagliato corto la sorella del dittatore, secondo l’agenzia Kcna, e invece sono gli Stati Uniti che «sembrano aver interpretato la situazione in un modo che fa loro comodo».