Occhio alla Svezia, una mina vagante

CALCIO Un tabellone diviso nettamente in due parti. E la parte riservata all’Italia è forse la più dura. Non era certo “di ferro” il girone capitato agli Azzurri. Di ferro, invece, potrebbe essere il loro prossimo cammino.
Qualificatasi come prima del girone, l’Italia ha forse fatto un cattivo affare: se batterà l’Austria, si ritroverà ai quarti una tra il Belgio o il Portogallo (attenzione: quello visto contro la Francia è il miglior Portogallo da qualche tempo in qua). E, andando in semifinale, addirittura la Francia. Il che è tutto dire. L’altra parte del tabellone racchiude prospettive completamente diverse. Il caso della Germania è esemplare. Gli uomini di Loew, agli ottavi, se la vedranno con l’Inghilterra. Un big match, senz’altro, benché privo dello smalto eroico d’un tempo. Ma dopo, se dovessero passare, i tedeschi potrebbero, pur dopo un girone zoppicante ed incerto coronato da una qualificazione per grazia ricevuta, trovarsi di fronte un’autostrada: Svezia o Ucraina ai quarti, una tra Galles, Danimarca, Olanda e Repubblica Ceca in semifinale…con una necessaria postilla, però: la Svezia dell’ispiratissimo Kulusevski, qualificatasi rocciosamente come prima del girone, pare l’avversario più rognoso e spinoso di quella parte di tabellone. 
Se c’è una cosa che questi Europei hanno insegnato, è che la possibile sorpresa è sempre dietro l’angolo. E nel novero delle possibili outsider mettiamoci anche il “piccolo” Galles, tutt’altro che squadra mediocre.
METRO