Fisco
1:49 pm, 24 Giugno 21 calendario

Nella riforma giù Irpef alla fascia tra 28 e 55mila

Di: Redazione Metronews
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Ridurre l’Irpef per i contribuenti della terza fascia di reddito (quella tra 28.000 e 55.000 euro), portare l’aliquota delle rendite finanziare dal 26 al 23%, superare l’Irap e istituire un nuovo Patto fiscale con i cittadini. Sono alcune delle indicazioni prioritarie della prima bozza di proposta di riforma fiscale avanzata dalle commissioni Finanze di Camera e Senato, al termine della lunga indagine conoscitiva condotta nei mesi scorsi sull’Irpef. Il documento conclusivo delle Commissioni dovrebbe essere licenziato il 30 giugno e sarà la base su cui il governo dovrà costruire la legge delega entro la fine di luglio, come indicato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. 
– IVA
Le Commissioni ritengono opportuno prevedere una specifica delega al Governo per la ridefinizione della disciplina Iva con l’obiettivo di semplificare e ridurre l’aliquota ordinaria attualmente applicata.
– LOTTA ALL’EVASIONE
Le Commissioni propongono un nuovo Patto fiscale tra Stato e cittadini, Tra le misure per contrastare l’evasione, si raccomanda la «chiusura del perimetro» dell’obbligo di fatturazione elettronica, estendendolo a tutti i soggetti attualmente esentati e l’esclusione di possibili eccezioni all’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri (che sostituisce gli obblighi di registrazione dei corrispettivi). Le Commissioni ritengono infatti che «la digitalizzazione del fisco sia stato lo strumento maggiormente efficace nel contrasto all’evasione fiscale, e supportano l’approccio strategico esplicitamente contenuto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che vede nella digitalizzazione l’investimento più potenzialmente redditizio all’interno dell’Amministrazione Finanziaria, assieme a quello volto a dotarla delle competenze tecniche necessarie per metterlo adeguatamente a valore». Si chiede dunque di considerare attentamente il meccanismo del cosiddetto ‘reverse chargè, valutando il suo effettivo impatto sul recupero del gettito evaso. Elemento fondamentale del nuovo Patto proposto è un meccanismo strutturale di premialità per i contribuenti leali. Le Commissioni raccomandano meccanismi più cogenti, che includono la concessione di forme di certificazione del rispetto delle obbligazioni tributarie in base alle quali riconoscere in maniera automatica benefici quali, a titolo esemplificativo, riduzioni dei termini di controllo e accertamento e dei tempi di rimborso fiscale. L’apparato sanzionatorio dovrebbe esplicitamente escludere i casi di omesso versamento per errore o per grave carenza di liquidità. 
– RIVOLUZIONARE LA RISCOSSIONE
Per le Camere l’attività di riscossione deve andare incontro a una vera e propria «rivoluzione manageriale», in grado di superare l’approccio meramente formale e virare verso una gestione del processo produttivo interamente concentrata su efficienza ed efficacia. Le Commissioni giudicano «positive» e «utili» Le esperienze di rottamazione delle cartelle esattoriali, in base al quale al contribuente è riconosciuta la possibilità di rateizzare il debito di imposta originario con esclusione di sanzioni e interessi.
– REGIME FORFETTARIO
Si propone di istituire un meccanismo di rateizzazione opzionale del versamento delle imposte dirette da parte degli autonomi senza l’applicazione di alcuna sanzione e/o interesse. La rateizzazione prevede il versamento del saldo e del primo acconto in sei rate mensili di uguale importo da luglio a dicembre dello stesso anno; inoltre, il versamento del secondo acconto o in un’unica soluzione entro il 31 gennaio dell’anno seguente o in sei rate mensili di pari importo da gennaio a giugno dell’anno seguente. Tale misura sarebbe poi accompagnata dalla contestuale eliminazione o sostanziale riduzione della ritenuta d’acconto.
– REDDITO D’IMPRESA IRI
Le Commissioni raccomandano la reintroduzione del regime opzionale Iri (imposta sul reddito di impresa) che comporta per le imprese individuali e le società di persone in contabilità ordinaria la possibilità di optare per l’applicazione di un’aliquota proporzionale al 24% condizione che l’utile prodotto sia re-investito in azienda, ferma restando la possibilità di dedurre dal reddito di impresa le somme prelevate dai soci per la distribuzione, a sua volta tassata ordinariamente in Irpef.
– RENDITE FINANZIARIE
Le Commissioni propongono di allineare la tassazione sulle rendite finanziare, attualmente sottoposte ad aliquota sostitutiva proporzionale del 26%, alla prima aliquota progressiva sui redditi da lavoro al 23% e di accorpare le categorie «redditi da capitale» e «redditi diversi» in un’unica categoria denominata «redditi finanziari». Inoltre si raccomanda l’estensione al risparmio gestito del criterio di determinazione della base imponibile sulla base dei risultati realizzati e l’applicazione alla previdenza complementare del modello che prevede l’esenzione dall’imposta sostitutiva sul risultato netto maturato, considerando al contempo la modifica del regime di tassazione per la fase di erogazione delle prestazioni.
– SUPERAMENTO IRAP
Le Commissioni raccomandano il superamento dell’Irap (proposta avanzata da tutte le forze politiche) attraverso un riassorbimento del gettito nei tributi attualmente esistenti, preservando la manovrabilità da parte degli enti territoriali e il livello di finanziamento del servizio sanitario nazionale.
– IRES
Le Commissioni chiedono di semplificare l’imposta sul reddito delle società (Ires) per avvicinare i criteri di redazione del bilancio ai fini fiscali a quelli del bilancio a fini civilistici e ritengono sia importante concentrare tre tipologie di incentivi di particolare rilievo per la politica economica: gli incentivi a comportamenti in linea con la transizione ecologica; gli incentivi alle aggregazioni di realtà imprenditoriali di dimensioni minori; gli incentivi al re-investimento dell’utile in investimenti atti a migliorare la produttività a livello di azienda. Tali incentivi possono prendere la forma, alternativamente, di una riduzione dell’aliquota applicata o della base imponibile, e dovrebbero riassumere le altre tipologie di incentivo attualmente presenti. Si ritiene inoltre utile considerare l’introduzione del meccanismo cosiddetto «carry back», in virtù del quale consentire la deducibilità delle perdite maturate in un determinato esercizio non solo dagli esercizi successivi ma anche dall’esercizio immediatamente precedente.
LE MISURE A FAVORE DELL’AMBIENTE
Le Commissioni propongono il riordino, la semplificazione e la stabilizzazione per la rigenerazione energetica e sismica degli edifici privati, attraverso una progressiva riduzione dei sussidi dannosi per l’ambiente, vincolando le risorse risparmiate alla riduzione generalizzata dell’aliquota Ires. Si suggerisce una rimodulazione dell’imposizione indiretta in funzione delle emissioni di Co2 in attuazione del principio «chi inquina paga» e un aumento del limite alla detraibilità dell’Iva (attualmente fissato al 40%) per tutti i veicoli a basse emissioni. Inoltre, per evitare «effetti regressi per le persone fisiche e penalizzanti per le imprese», si propone di prevedere adeguati meccanismi temporanei di compensazioni in grado di accompagnare le famiglie e imprese più vulnerabili nel processo di aggiustamento di comportamenti e costi.

24 Giugno 2021
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