Nastri d’Argento 2021, premiati Pausini e Firth

CINEMA «Un altro riconoscimento per Io Sì/Seen a cui devo dire grazie, davvero. Per tutte le emozioni e le soddisfazioni che mi ha dato, anche internazionali. Ma grazie anche per le montagne russe che mi ha fatto vivere in questo anno cosi strano per tutti. Dal profondo del cuore mi auguro che tutto, anche il Nastro D’Argento per cui sono davvero orgogliosa, contribuisca a dare un’ulteriore spinta al nostro cinema da sempre tanto ammirato in tutto il mondo».
Commenta così Laura Pausini sui social la notizia che il suo brano ha vinto il Nastro d’Argento 2021 come miglior canzone originale. 
Dopo la vittoria del Golden Globe, la candidatura agli Oscar 2021 per il film Netflix The Life Ahead – La vita davanti a sé di Edoardo Ponti con Sophia Loren, il Grammy e ben quattro Latin Grammy Awards, Io Sì/Seen segna la prima collaborazione dell’artista romagnola con Diane Warren e con Bonnie Greenberg.
Martedì sera la Pausini riceverà il premio assieme a Niccolò Agliardi – con cui ha curato il testo italiano – nella serata finale dei Nastri che si svolgerà al MAXXI – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo a Roma.
Colin Firth è il vincitore del Nastro Europeo 2021: «Una scelta – spiega la presidente Laura Delli Colli  – che premia l’eccellenza del suo talento come la semplicità e, insieme, la sua splendida professionalità sia quando si tratti di affrontare l’impegno dei classici, a volte più vicini al teatro che al cinema, che la leggerezza della commedia, un genere al quale Colin Firth regala immancabilmente il suo irresistibile “tocco” british».
Saranno premiati anche, fra gli altri, Francesco Totti per Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli, Jasmine Trinca per il suo esordio alla regia con il documentario autobiografico Being my mom, Alessandro Rossellini, autore del film su una famiglia speciale come The Rossellini’s, Solitaire di Alessandro Natoli come miglior corto di animazione, Bataclan come miglior corto sul cinema del reale, di Emanuele Aldrovandi.
Premiati anche Il caso Braibanti di Carmen Guardina e Massimiliano Palmese come miglior docufiction,  e il ritratto di Alida Valli, nel centenario della nascita, in Alida di Mimmo Verdesca.
Un Premio speciale lo ritirerà  Alessandro Haber “autore e protagonista dell’anno” mentre a Giuliano Sangiorgi è andato il Nastro speciale “cameo dell’anno” per la sua partecipazione al film di Giovanni Veronesi Tutti per 1 – 1 per Tutti.
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