euro 2020
2:40 pm, 17 Giugno 21 calendario

A Eriksen sarà impiantato un defibrillatore sottopelle

Di: Redazione Metronews
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Christian Eriksen dovrà essere sottoposto a operazione chirurgica per l’impianto di un defibrillatore cardiaco automatico sottocutaneo. E’ quanto ha annunciato la Federcalcio danese in un comunicato. Il giocatore dell’Inter ha avuto un attacco cardiaco durante una partita di euro 2020, Danimarca-Finlandia, e si trova attualmente in ospedale dove è stato sottoposto a diversi esami per individuare il problema che ha causato il malore.
«Dopo aver sostenuto diversi esami al cuore, è stato deciso che a Eriksen dovrà essere impiantato un defibrillatore automatico. Questa misura è necessaria visto che il suo infarto è stato causato da disturbi del battito cardiaco. Christian ha accettato la soluzione, che è stata confermata anche da specialisti di fama nazionale e internazionale. Incoraggiamo tutti voi a lasciare Eriksen e la sua famiglia in pace, garantendo loro al contempo anche la giusta privacy”, si legge nella nota. 
La normativa italiana sui dispositivi come i defibrillatori è tra le più severe ed è difficile che Christian Eriksen  possa possa ricevere l’ok per tornare a giocare in Italia.
Il medico che ha soccorso Christian Eriksen durante il match di Euro 2020 tra Danimarca e Finlandia ha raccontato, ad alcuni media tedeschi, il primo scambio di parole avuto con il giocatore dopo l’arresto cardiaco e la ripresa dello stato di coscienza. Jens Kleinefeld ha specificato com il defibrillatore sia stato usato dopo alcuni minuti di massaggio cardiaco continuato, manovre decisive per rianimare il centrocampista dell’Inter che si è risvegliato «circa 30 secondi dopo».  Kleinefeld ha poi raccontato i primi scambi verbali con Eriksen: «Sei tornato con noi?”; «Sì, sono tornato con voi», per poi aggiungere: «dannazione, ho solo 29 anni». In quel momento il medico ha tirato un sospiro di sollievo perchè ha capito che non c’erano stati danni al cervello. «E’ stato un momento molto commovente perchè le possibilità di avere successo in un salvataggio di questo tipo, in situazioni di quotidianità, non sono così alte» anche se «questo tipo di trattamento funziona di più negli atleti professionisti ‘sanì rispetto ai pazienti che spesso hanno condizioni preesistenti». Eriksen è rimasto poi cosciente nell’inter tragitto dal campo agli spogliatoi e poi in ospedale con Kleinefeld che a quel punto si è tranquillizzato: «Ero sicuro al 99 per cento che sarebbe arrivato in ospedale in condizioni stabili».

17 Giugno 2021
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