Saman Abbas
2:08 pm, 10 Giugno 21 calendario

Attesa per interrogatorio del cugino estradato

Di: Redazione Metronews
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Attesa per l’interrogatorio di garanzia a Ikram Ijaz indagato per l’omicidio di Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa da oltre un mese da Novellara (Reggio Emilia) e, secondo gli investigatori, uccisa perchè si oppose ad un matrimonio combinato in patria dai genitori. Il 28enne è il cugino della giovane ed è anche l’unico tra i cinque indagati che è stato catturato dalle forze dell’ordine. Gli altri, un secondo cugino, uno zio e i genitori della 18enne, sono all’estero. I primi due, secondo gli inquirenti, sarebbero ancora in Europa, mentre il padre e la madre si trovano in Pakistan e saranno oggetto di una richiesta di una rogatoria internazionale.
Ikram Ijaz, era stato arrestato a Nimes in Francia il 29 maggio scorso, a bordo di un bus, mentre stava cercando di raggiungere alcuni parenti. Consegnato ieri alle autorità italiane, ora è nel carcere di Reggio Emilia e sarà interrogato nei prossimi giorni.
Dal 28enne (che comunque potrebbe anche avvalersi della facoltà di non rispondere) si cercheranno risposte sul luogo in cui sarebbe stato nascosto il corpo di Saman. Una testimonianza che potrebbe dare una svolta alle ricerche in corso anche oggi, tra serre e campi agricoli, nella zona attorno all’azienda dove lavoravano i parenti della giovane svanita nel nulla. L’elettromagnetometro, uno strumento in grado di scandagliare in profondità il terreno, ha rilevato alcune anomalie e proprio in questi punti saranno fatti degli scavi. Intanto è stata ampliata la zona delle ricerche sempre concentrate nei pressi della azienda agricola, a Novellara nella Bassa Reggiana, dove lavorava il padre della ragazza scomparsa. E anche personale di rinforzo del quinto reggimento carabinieri di Bologna batterà l’area individuata. La Procura indaga Ikram Ijaz per omicidio e occultamento di cadavere.
Il quadro accusatorio che emerge dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa per i cinque indagati non è certo leggero. Insieme allo zio della ragazza – ritenuto l’esecutore materiale del presunto omicidio – e a un altro cugino è stato ripreso dalle telecamere, questa la ricostruzione dell’accusa, mentre la sera del 29 aprile si dirigeva verso la zona di campagna dietro all’azienda agricola. Nei frame compaiono anche due pale e un sacco. I carabinieri pensano che in quell’ occasione sia stata preparata una buca nel terreno dove nascondere la salma.
Secondo una testimonianza ritenuta attendibile dal gip, il 28enne e l’altro cugino non solo avrebbero cooperato con lo zio, Danish Hasnain, nello scavare la fossa dove occultare il corpo della presunta vittima ma avrebbero anche aiutato lo zio nel bloccare la ragazza per poi ucciderla. Un omicidio premeditato che secondo gli inquirenti sarebbe avvenuto nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio dopo una lite scoppiata tra Saman e il padre che non voleva restituire alla 18enne la sua carta di identità.
Poi il tentativo di fuga, è la ricostruzione degli investigatori, l’intervento dello zio (richiesto dal padre) e l’omicidio.

10 Giugno 2021
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