Campionati Europei
8:39 pm, 8 Giugno 21 calendario

La promessa di Florenzi «Un’Italia di qualità»

Di: Redazione Metronews
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CALCIO Occhio alla Francia, la favorita dell’Europeo. E occhio alla sua stella. Florenzi, ieri a Coverciano, ha aggiunto una nota di colore, lui che Mbappé lo conosce bene: «È il più forte dell’Europeo, forse anche del mondo. Mi ci sono allenato, qualche volta non l’ho fermato, a volte ci sono riuscito… Neanche alla Play è così facile». 
«Occhio ai tiri da fuori»
Battute a parte, la mente degli azzurri è tutta alla Turchia, che venerdì sera, all’Olimpico, li vedrà all’esordio. Avverte Florenzi: «È la squadra che ha tirato di più da fuori nelle qualificazioni, abbiamo visto un video. Dovremo stare attenti: Calhanoglu, per esempio, su punizione è uno specialista». La difesa dovrà essere “alta”, perché al tiro, i turchi, sarebbe meglio non farceli arrivare. Il giallorosso-parigino ha anche delle parole importanti per De Rossi, oggi nello staff di Mancini: «Sarebbe fico se facesse l’allenatore. È uno che ha empatia».
Fioccano, intanto, dettagli sulla cerimonia inaugurale (Totti e Nesta si ritroveranno sul prato dell’Olimpico davanti ai 16 mila tifosi: daranno il “la”, lanciando il pallone in aria, alle Frecce Tricolori), e prosegue il “romanzo” di un’avventura che deve essere di riscatto, dopo l’esclusione dai Mondiali. Florenzi dice che rispetto al 2016 «i due gruppi sono simili, ma questo ha più qualità. Con Conte ci allenavamo due volte al giorno, con Mancini no…Sono due modi diversi di lavorare, ma non c’è un solo modo di vincere». 
Del romanzo fa tristemente parte la malattia: Vialli, nella miniserie su Rai 1 “Sogno Azzurro” (fino a domani, ore 20.45), commuove parlando del cancro «compagno di viaggio indesiderato, è salito sul treno con me e non posso farci niente, solo andare avanti a testa bassa». 
Spagna-Svezia: covid
Meno drammatico, per fortuna, ma pur sempre da non sottovalutare, il caso di Kulusevski: l’attaccante juventino è positivo al Covid e salterà, lunedì, Spagna-Svezia. Come il suo compagno Svanberg. Il Covid (vedi Busquets per le Furie Rosse) è un problema vero, che persiste, di fronte a cui non abbassare mai la guardia. Non ancora.
Una mascotte da Oscar
Infine, una notizia di contorno, ma interessante. Un cucciolo di pastore maremmano-abruzzese è la mascotte che accompagnerà le nazionali azzurre. È una creatura di Carlo Rambaldi, nientemeno, scomparso nel 2012 e celebre per i suoi 3 Oscar nel cinema. Donò a Gravina dei bozzetti, che ora, dice il n°1 Figc, saranno il suo 4° Oscar.
METRO

8 Giugno 2021
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