Fisco
2:02 pm, 6 Giugno 21 calendario

“La tassa minima globale? La Svizzera avrà problemi”

Di: Redazione Metronews
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Lo hanno definito tutti un accordo storico, al G7 finanziario di Londra, quello che riguarda una aliquota globale minima «almeno del 15%» per la tassazione delle grandi imprese, che andrà applicata Paese per Paese. Il Cancelliere dello Scacchiere britannico Rishi Sunak, il padrone di casa, l’ha definita una «stretta all’elusione fiscale», nonchè un «primo passo che necessita di ulteriori progressi in sede di G20» e di Paesi Ocse e che creerà un «terreno comune» in materia di imposizione fiscale nei confronti di tutte le compagnie globali.  Tutti i Paesi del G7 si sono impegnati ad adottare questa corporate tax sui profitti d’impresa, che secondo Sunak verrà adottata con riferimento alle mega imprese con margini superiori al 10%. 
Il sostegno dei ministri delle finanze del G7 alla tassa minima globale  non è una buona notizia per la Svizzera, secondo due economisti intervistati dai media. Alcuni cantoni saranno sotto pressione. “I paradisi fiscali, spesso Stati molto piccoli, soffriranno”, ha detto Jan-Egbert Sturm, professore di economia al Politecnico federale di Zurigo, in un’intervista pubblicata dalla SonntagsZeitung. Questi paesi dovranno trovare una soluzione per rimanere attrattivi. Anche la Svizzera dovrà adeguarsi a questa decisione, ha aggiunto. L’economista prevede una maggiore armonizzazione fiscale in Svizzera se entrerà in vigore la tassa minima globale. “La concorrenza fiscale tra i cantoni sarà ridotta. Alcuni settori economici potrebbero migrare, specialmente il settore delle materie prime, che può condurre i suoi affari ovunque”, afferma l’economista. Tuttavia, Sturm non vede gravi conseguenze per la Svizzera. Per un imprenditore, spiega, la pressione fiscale è solo uno dei tanti criteri che determinano la scelta di un investimento e di una località. 

6 Giugno 2021
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