Milano
4:26 pm, 29 Aprile 21 calendario

MobilitAria 2021 boccia l’aria di Milano

Di: Redazione Metronews
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Nemmeno la pandemia ferma lo smog causato dalla mobilità a Milano. Se infatti all’inizio dello scorso anno, l’esplosione del Covid aveva inizialmente ridotto il traffico e quindi l’inquinamento, “nella seconda metà dell’anno le emissioni legate al settore della mobilitaàsono tornate ad aumentare, con il rischio di un ritorno al business as usual pre-Covid”.  A dirlo, il quarto Rapporto “MobilitAria 2021”, realizzato da Kyoto Club e dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA), che analizza i dati della mobilità e della qualità dell’aria al 2020 nelle 14 città metropolitane e nelle 22 città medie italiane che hanno approvato i PUMS (Piano Urbano per la Mobilita’ Sostenibile).
Per quel che riguarda l’ossido di azoto (NO2), a fronte di una diminuzione “in tutte le città” (Cagliari -38%, Catania -37%, Palermo -31%, le migliori) a Milano si è registrata una crescita del 7% rispetto all’anno precedente.
Se per la concentrazione media annua del PM10 in tutte le città analizzate i valori nel 2020 risultano essere al di sotto dei limiti, permangono invece ancora diverse città che superano più di 35 volte il limite giornaliero del PM10 nell’arco di un anno. La situazione più critica si riscontra anche nel 2020 a Torino (98 superamenti), seguono Milano con 90, Venezia con 88, Napoli con 57 e Cagliari con 38; anche Bologna e Roma, dopo rispettivamente 2 e 3, anni tornano a superare il limite. 
C’è poi il capitolo mobilità urbana. Su questo fronte “MobilitAria 2021” analizza i provvedimenti intrapresi dalle amministrazioni comunali delle 14 città metropolitane italiane nel 2020. Le città italiane “hanno puntato nel 2020 meglio che in passato sulle due ruote”. Il rapporto segnala infatti un potenziamento delle reti ciclabili e della mobilità attiva, grazie anche alle nuove regole del Codice della Strada. Tra i casi virtuosi Milano guida la classifica con + 67 km, seguita da Roma (+ 33 km), Genova (+25 km), Venezia (+18 km), Bologna (+ 16 km) e Torino (+ 11 km).  
 Secondo il apporto, i centri grandi e medi “si riorganizzano per essere sempre più green, puntando su reti ciclabili, micromobilità e sul trasporto pubblico”. Tuttavia, “la crisi che sta vivendo il trasporto pubblico, la sospensione delle Ztl vanifica parte degli sforzi messi in campo”, avverte il rapporto. I dati “non aiutano a lasciar ben sperare la rincorsa contro il tempo verso la decarbonizzazione delle città italiane che faticheranno sempre più ad essere in linea con le altre capitali europee”. Entro il 2030 tutto il Vecchio Continente dovrà tagliare il 55% delle emissioni climalteranti, “ma a questo ritmo il target rimane irraggiungibile”.

29 Aprile 2021
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