Coronavirus
8:15 pm, 17 Marzo 21 calendario

Il Decreto Sostegni è alla stretta finale

Di: Redazione Metronews
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ROMA Mercoledì mattina la riunione finale tra il governo – con i ministri D’Incà e Franco – e i capigruppo delle forze che lo sostengono. Domani sera l’approvazione in Consiglio dei ministri. Ultime ore per chiudere sul Decreto Sostegni, rivisto ieri sera dal premier Draghi insieme ai ministri competenti. La priorità, dopo l’attesa, è far arrivare rapidamente i soldi a destinazione, possibilmente tutti entro il 30 aprile. Ma le varie forze politiche cercano di “marcare” e di intestarsi l’assegnazione dei fondi. Il M5S chiede di «predisporre degli aiuti ad hoc sui costi fissi aziendali e non solo con formule calibrate sulle perdite di fatturato», Forza Italia e Lega spingono sulla rottamazione delle cartelle esattoriali e sulla «pace fiscale», il Pd invita ad «estendere il bonus babysitter anche a chi è in smart working».
Sindacati chiedono incontro a Draghi
E si fanno sentire anche i sindacati. «Il decreto deve confermare le risorse necessarie per proteggere tutte le forme di lavoro e prorogare il blocco dei licenziamenti finchè non saremo fuori dall’emergenza e occorre avviare la riforma degli ammortizzatori sociali», hanno sottolineato i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Landini, Sbarra e Bombardieri in una nota con la quale chiedono un incontro al premier Draghi anche su piano vaccinale, protocolli di sicurezza sul lavoro, riforma fiscale e Recovery plan. «È il momento della responsabilità, dell’unità e dell’impegno comune – hanno scritto – per rafforzare la coesione sociale».
Dosi da recuperare
Contemporaneamente al decreto Sostegni il governo stringe sul piano vaccinale, per cercare di recuperare i giorni persi e le centinaia di migliaia di vaccinazioni in meno causate dallo stop di AstraZeneca. La squadra di Figliuolo ha fatto una serie di approfondimenti per capire quante dosi in meno sono state inoculate: si parla di almeno 200 mila. Se oggi arriva l’ok alla ripresa «il rallentamento potrà essere riassorbito nell’arco di un paio di settimane, anche grazie all’incremento della quantità del vaccino Pfizer». Draghi intanto ha ridisegnato il Cts: membri ridotti a 12 e coordinatore il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Locatelli, affiancato dal presidente Iss Brusaferro come portavoce unico.
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17 Marzo 2021
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