New Zealand va sul 6-3 Luna Rossa appesa a un filo

VELA Day 6 di Coppa America e Team New Zealand allunga il vantaggio su Luna Rossa, 6-3 il punteggio a favore di Te Rehutai, ora davvero a un passo dalla conferma del titolo (incamera il trofeo chi arriva primo a sette regate vinte). Una sola regata disputata ad Auckland, questa notte, per il vento debole e instabile ma interpretato meglio dai padroni di casa che, dietro il team italiano al comando fino alla metà della seconda bolina, hanno cambiato bordo e trovato quello vincente, tagliando il traguardo con 30 secondi di vantaggio sul team italiano. Gara 10, annullata per le condizioni meteo sotto gli standard, si disputerà mercoledì a partire dalle 4 del mattino ora italiana diretta Rai e Sky, e ora a Luna Rossa serve l’impresa di una rimonta mentre ai neozelandesi basta una sola vittoria. 
Lo skipper Max Sirena non molla e fa i complimenti ai suoi: “Forse una delle regate più belle degli ultimi 15 anni di Coppa America. I ragazzi sono stati bravissimi in partenza a controllare, li abbiamo tenuti dietro per quattro lati senza mai mollare. Del resto siamo in finale contro un team fortissimo e sono molto orgoglioso dei ragazzi in mare e di tutto il team, perché oggi hanno fatto una regata spaziale. Ovviamente c’è l’amaro in bocca perché abbiamo perso, però siamo ancora vivi e domani andiamo in acqua per lottare e daremo tutto”.
L’equipaggio italiano spera di potersi aggrappare al suo timoniere James Spithill. Il Pitbull, come è soprannominato il 41enne timoniere australiano, sa come ribaltare una sfida contro i neozelandesi: nel 2013 c’era lui su Oracle quando la barca americana realizzò una delle più grandi rimonte sportive tutti i tempi: da uno svantaggio di 8-1 contro Team New Zealand, vinse otto regate di fila andandosi a prendere un’Americàs Cup ormai insperata.
Di sicuro, i Kiwi non sono scaramantici.  “Rimettiamo lo champagne nel ghiaccio”, perché “Luna Rossa è morta”, ha scritto nel suo pezzo sul New Zealand Herald lo scrittore ed esperto di vela Michael Burgess.
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