«Alimentazione ad hoc e pochi biscottini»

ANIMALI Fosse per loro mangerebbero di tutto. Anche se i gatti sono un po’ più schizzinosi, i cani ingurgiterebbero qualsiasi cosa venisse loro offerta. Poco importa se si tratta di cibo secco, umido, o di piatti cucinati in casa appositamente per loro oppure fatti preparare da apposite strutture che poi, proprio come avviene per noi umani, recapitano i pasti a domicilio.
Camilla Marchetti, medico veterinario, spiega: «C’è un errore che non va mai commesso: dare al cane o al gatto il cibo che abbiamo preparato per noi. Spesso, infatti, contiene molti condimenti o zucchero, veri veleni per l’animale, ed altri ingredienti come aglio o cipolla  che per loro sono nocivi».
«La scelta del cibo – continua – e della sua somministrazione varia a seconda dell’età dell’animale e del suo stile di vita: se tende ad ingrassare o se fa poco movimento, meglio scegliere alimenti light razionati in due o tre pasti al giorni. Così si evita la temutissima torsione dello stomaco che può portare anche alla morte. E se deve intraprendere un viaggio meglio tenerlo a digiuno».
Poi, arriva il sonnellino post prandiale.
«Dopo mangiato lasciamolo tranquillo per almeno un’ora e mezza».
Capitolo a parte per i tanto agognati snack, biscottini e ossetti di vario tipo.
«Vanno concessi ogni tanto – spiega la dottoressa Marchetti – magari come premi nella fase educativa. Mai in eccesso o senza averne prima controllato la qualità. Ogni veterinario può consigliare la diet ad hoc per il proprio animale».
Buon appetito, qualora ve ne fosse bisogno.
PATRIZIA PERTUSO