Coronavirus
2:56 pm, 11 Gennaio 21 calendario

“In arrivo impennata di nuovi contagi”

Di: Redazione Metronews
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ROMA Sta arrivando un’impennata” dei contagi “dopo Gran Bretagna, Irlanda, Germania sta arrivando anche da noi: non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici”. È l’allarme lanciato dal premier Giuseppe Conte al Tg3 parlando del Covid. Un allarme che segue l’incontro tra Governo, regioni, provincie e comuni sul prossimo Dpcm.
Da quanto filtrato, Lombardia, Campania e Friuli Venezia Giulia avrebbero chiesto al governo che tutta Italia diventi un’unica zona arancione. La maggioranza dei presidenti, infatti, avrebbero condiviso la necessità di mantenere le misure nelle prossime settimane. Tuttavia Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga e Vincenzo De Luca avrebbero chiesto una linea di prudenza uguale per tutta Italia, con il Paese in zona arancione ed eventualmente ulteriori strette in caso di peggioramento dei dati. Dai presidenti sarebbe poi arrivata al governo la richiesta di ristori certi per le attività che rimarranno chiuse. «Condivido nella sostanza la relazione di Speranza», ha detto Vicenzo De Luca, ma sarebbe meglio mantenere una «linea di prudenza su tutto il territorio con una zona arancione nazionale con strette ulteriori eventualmente».
Nel merito delle varie ipotesi per il nuovo Dpcm illustrate dal ministro Speranza, c’è stato una sostanziale condivisione. Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna) è d’accordo con l’idea della zona bianca e Antonio Decaro ha dato un via libera a nome dei sindaci: «Ok alle misure, nessun motivo ostativo». Ma su stop asporto dopo le 18, Decaro ha chiesto sia per le bevande e non per gli alimenti.
Centrale durante l’incontro è stato il tema degli assembramenti causati a bar e locali negli orari tardo pomeridiani, con l’ipotesi ventilata dal ministro Speranza di divieto di asporto dopo le 18.  «Proporrei di tenere lo stop alla mobilità tra regioni, anche per le gialle», ha aggiunto Speranza. Inoltre si sta ragionando dell’ipotesi di zone bianche bianca in presenza di soglie molto basse «per dare un segnale che il Paese sta facendo un lavoro che gli consentirà di entrare in una fase diversa in un tempo medio». Il ministro ha spiegato poi che «nella bozza non c’è il weekend arancione».  
Il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, ha dato atto al governo «che la stretta nei 14 giorni delle festività è stata efficace, anche vedendo quello che sta succedendo nel resto dell’Europa». Giani ha quindi chiesto un’accelerazione sui vaccini. «Abbiamo la possibilità di farne molti di più, sollecitiamo le aziende attraverso Arcuri».
Vaccini in arrivo
E, a proposito di vaccini, sta giungendo in queste ore il terzo carico di vaccini Pfizer destinato all’Italia. La prima parte delle 470 mila dosi è giunta già nel Paese, trasportata dagli aerei della compagnia tedesca di spedizioni Dhl, che giungono nei vari scali del Paese. Uno di questi è atterrato a Capodichino. I furgoni con le fiale sono ora diretti nei vari centri di distribuzione. Le consegne proseguiranno anche le prossime ore termineranno entro mercoledì. 
Mentre arriverà domani, con 47 mila dosi in consegna, il primo carico di vaccini della casa farmaceutica Moderna destinato all’Italia. Lo stock giungerà a Roma e sarà portato all’Istituto Superiore di Sanità, per poi essere distribuito in alcune Regioni. Per questo primo lotto si sta valutando l’ipotesi di una consegna alle Regioni “virtuose”, ovvero quelle che in questa fase riescono a smaltire, attraverso un numero elevato di somministrazioni, più rapidamente le dosi. 

11 Gennaio 2021
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