Brexit
5:09 pm, 13 Dicembre 20 calendario

Brexit, allarme No-deal “Supermercati, fate scorte”

Di: Redazione Metronews
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Per la Brexit è l’ultima chiamata per arrivare a un’intesa. A due settimane dalla scadenza del 31 dicembre, Bruxelles e Londra allungano ancora “di un miglio” la loro infinita maratona negoziale nel tentativo di evitare che il Regno Unito lasci definitivamente l’Unione europea senza regole certe e si preparano a trattare fino all’ultima ora possibile.     Al termine di un colloquio telefonico avuto in mattinata, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e il primo ministro britannico Boris Johnson, rilasciano una dichiarazione congiunta e aprono uno spiraglio alla possibilità di arrivare a una posizione comune: Dopo quasi un anno di trattative, “nonostante il fatto che le scadenze siano saltate più volte, pensiamo che a questo punto sia responsabile fare un ultimo miglio supplementare. Di conseguenza, abbiamo incaricato i nostri negoziatori di proseguire i colloqui e di vedere se e’ possibile raggiungere un accordo anche in questa fase avanzata”, fanno sapere von der Leyen e Johnson. La Gran Bretagna, che ha lasciato l’Ue a gennaio ma rimane un membro informale fino al 31 dicembre, resterà nel mercato unico e nell’unione doganale fino alla fine dell’anno. Ma lo scenario che si aprirà a partire dal 1 gennaio se l’accordo non dovesse arrivare è un’incognita. Le conseguenze pratiche di un no-deal, oltre alle attese reazioni negative dei mercati, sarebbero molto pesanti. Per questo fonti Ue confermano che il tavolo resterà aperto fino all’ultimo minuto possibile. Pesca, governance e parità di trattamento restano i punti controversi su cui le parti sono in stallo da settimane e i primi segni tangibili di un mancato accordo sul piano pratico potrebbero vedersi da subito proprio sulla pesca: il ministero della Difesa britannico ha avvertito che quattro imbarcazioni della Royal Navy dal 1 gennaio saranno pronte a pattugliare la Manica per proteggere le acque di pesca dell’Isola in caso di mancato accordo. E senza regole certe su dogane e commercio è prevedibile che i mezzi in ingresso dai porti della Manica saranno costretti a ore se non giorni di attesa prima di poter varcare la frontiera.
Intanto i ministri britannici hanno avvertito le catene di supermercati di fare scorta di prodotti alimentari per timore di carenze, in vista della possibilità di una Brexit no-deal il 31 dicembre. Lo riporta il Sunday Times.   I ministri hanno avvertito i fornitori di medici, dispositivi sanitari e vaccini di fare scorta di medicinali per sei settimane in siti sicuri nel Regno Unito. “Una settimana fa l’indicazione era quella di prepararsi al no deal, questo weekend è quella che probabilmente ci sarà il no deal”, ha dichiarato il consulente di un supermercato, citato dal Sunday Times.    “Supermercati e ministri sono estremamente preoccupati per gli acquisti dettati dal panico. Hanno visto cosa è successo durante il Covid quando le persone hanno iniziato ad accumulare rotoli di carta igienica e quanto velocemente possano andare male le cose”, ha aggiunto.   Intanto i produttori di cibo hanno avvertito che le forniture di verdure fresche saranno le più colpite con le tariffe sulle merci in caso di mancato accordo. Le carenze potrebbero durare almeno tre mesi. 

13 Dicembre 2020
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