Il petrolio inguaia Biden Ora i dem corrono ai ripari
Il no al petrolio ha inguaiato Joe Biden. Tanto che la sua vice nella corsa alla Casa Bianca, Kamala Harris, ha dovuto affrontare la controversia in campagna elettorale in Georgia. “Siamo davvero chiari su questo punto. Joe Biden non ha intenzione di vietare il fracking. Si occuperà dei sussidi petroliferi. Sapete che al presidente piace prendere tutto fuori contesto. Ma siamo chiari, quello di cui Joe stava parlando era di vietare i sussidi, ma non bandirà il fracking in America”. Il fatto è che il candidato democratico, nell’ultimo dibattito televisivo si è lasciato andare ad un “no ai sussidi all’industria petrolifera”. Per il suo sfidante, il presidente uscente Donald Trump, in quei secondi si è concretizzato “l’errore più grave della campagna elettorale di Biden”. E ora cerca di monetizzarlo al massimo in termini di voti, con i democratici che si affrettano a tentare di chiarire con comunicati stampa e persino appunto con l’intervento di Kamala Harris.
Dem ai ripari. “Biden ha parlato della fine dei sussidi ai combustibili fossili, non di tutta l’industria del petrolio”, hanno spiegato dalla sua campagna. Negli ultimi minuti della resa dei conti in prima serata di giovedì a Nashville, Trump ha chiesto al suo sfidante: “Chiuderesti l’industria petrolifera?”. “Andrei oltre l’industria petrolifera, sì”, ha risposto Biden. “Perché l’industria petrolifera inquina in modo significativo”, ha aggiunto. Biden ha confermato quindi che i combustibili fossili devono essere sostituiti da energie rinnovabili nel tempo con gli Stati Uniti che spostano verso zero emissioni nette. Gli assistenti di Biden hanno dunque rilasciato una dichiarazione dopo il dibattito dove spiegano che il candidato ha pianificato di eliminare gradualmente i sussidi per le società di combustibili fossili, non tutta l’industria. Dopo il duello televisivo, lo stesso Biden ha cercato di chiarire le sue osservazioni dicendo che i combustibili fossili non sarebbero stati eliminati fino al 2050.
Fracking. Il fracking consente alle aziende di perforazione di accedere a risorse di petrolio e gas difficili da raggiungere. E negli Stati Uniti ha incrementato in modo significativo la produzione nazionale di petrolio e ridotto i prezzi del gas, ma ha suscitato preoccupazione da parte degli ambientalisti che desiderano che gli investimenti si concentrassero sulle fonti energetiche rinnovabili. I sostenitori di Trump hanno quindi approfittato immediatamente dell’uscita e lanciato nuovi spot che attaccano Biden con tutte le sue dichiarazioni contrastanti sulla materia. All’inizio della campagna elettorale, Biden aveva detto agli elettori di preferire lo stop al fracking, ma da quando è diventato il candidato democratico alla Casa Bianca ha corretto il tiro, ossia porre fine ai contratti di fracking sui terreni federali. “Penso che abbia perso cinque o sei Stati con quella dichiarazione”, ha detto Trump nel suo comizio a Pensacola, in Florida. Stati come Texas e Pennsylvania, che ospitano grandi interessi petrolchimici.
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