Nessun taglio di capienza per il trasporto locale
ROMA La soglia di riempimento dei mezzi pubblici resta all’80%. È quanto è stato deciso nel confronto sul trasporto pubblico locale tra ministero dei Trasporti, ministero dell’Istruzione, regioni, comuni e province. Saranno però attivati dei «tavoli operativi» regionali e provinciali «per affrontare le situazioni di maggiore criticità». Nel corso dell’incontro convocato dalla ministra Paola De Micheli le associazioni del Tpl hanno presentato i risultati del monitoraggio nell’ultimo periodo, secondo il quale l’utilizzo del mezzo pubblico da parte degli studenti si è attestato in media a livelli inferiori all’80% del riempimento, registrando circa il 55,60% della capienza consentita.
Criticità limitate a grandi città
Le criticità sono limitate ad alcune città metropolitane nelle ore di punta del servizio, in particolare in corrispondenza dell’uscita delle scuole. Si lavorerà dunque per consentire agli operatori del Tpl di adeguare meglio la programmazione del servizio in collegamento con gli uffici scolastici del Miur che dovranno vagliare gli scaglionamenti di ingresso e uscita. Gli enti locali hanno confermato di avere utilizzato tutte le possibilità previste dall’accordo con il governo del 30 agosto, incrementando i mezzi per le tratte più sollecitate, anche ricorrendo ad affidamenti ai privati e ai bus turistici, potenziando i controlli sulle banchine e nelle aree di sosta dei mezzi. La ministra De Micheli ha confermato che in accordo con la ministra Azzolina saranno agevolati tavoli specifici con le rappresentanze territoriali del Miur per allineare negli orari di punta domanda e offerta di trasporto.
«Non lasciare i presidi da soli»
«Abbiamo chiesto al ministero dell’Istruzione di attivarsi affinchè venga potenziato lo scaglionamento degli orari di entrata e uscita da scuola – ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti della Lombardia, Claudia Maria Terzi – in maniera specifica per le ultime classi delle superiori. In questo modo è possibile alleggerire la pressione sul trasporto pubblico locale. Come Regioni è dallo scorso maggio che chiediamo più attenzione sul tema al ministro Azzolina: non è giusto lasciare la responsabilità unicamente sulle spalle dei dirigenti scolastici».
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