Il debito pubblico vola a giugno 2.530,6 miliardi
A fine giugno il debito delle Amministrazioni pubbliche era pari a 2.530,6 miliardi, con un incremento di 20,5 miliardi rispetto al mese precedente che riflette sostanzialmente il fabbisogno del mese (20,6 miliardi). A evidenziarlo la Banca d’Italia. Le disponibilità liquide del Tesoro si sono leggermente ridotte (-0,8 miliardi, a 60,7); gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno nel complesso aumentato il debito di 0,7 miliardi. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, Bankitalia spiega che il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 21,7 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 1,2 miliardi e quello degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente stabile. Rispetto al mese precedente, la vita media residua del debito è rimasta costante a 7,3 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è aumentata di 0,7 punti percentuali, al 19,2%.
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