Scuola, proteste in piazza ma arriva un miliardo in più
Migliaia di persone in tutta Italia hanno partecipato alla manifestazione nazionale convocata dal Comitato Priorità alla Scuola. In 60 città, insegnanti, genitori, educatrici ed educatori, personale Ata e studenti hanno manifestato per chiedere dignità per la Scuola Pubblica, per chiedere al governo Conte «di impegnarsi con serietà sulla riapertura delle scuole in settembre». Le linee guida, presentate dalla ministra all’Istruzione Lucia Azzolina, denuncia il comitato, «non garantiscono una riapertura delle scuole in presenza, in continuità, in sicurezza e senza riduzione di orario».
tra le proposte del Comitato, considerare le scuole «come presidi sanitari territoriali con la riapertura delle infermerie scolastiche, dove, attraverso i medici di base, sarebbe possibile intervenire tempestivamente con test sierologici, tamponi e monitoraggio sanitario».
La richiesta “politica” avanzata è il ritiro delle linee guida, che il comitato ritiene «imbarazzanti e inutili» e annuncia che la mobilitazione nazionale continuerà finché non saranno revocate.
Nelle linee guida, per quanto riguarda le misure contenitive e organizzative e di prevenzione e protezione da attuare nelle singole istituzioni scolastiche per la ripartenza, si fa «esclusivo rinvio al documento tecnico del Cts del 28 maggio 2020 e e ai successivi aggiornamenti». Inoltre nella nuova bozza compaiono un «cruscotto informativo in grado di segnalare, rispetto all’edilizia scolastica, le criticità, una cabina di regia Covid-19, e un monitoraggio per valutare ogni possibile intervento, su specifiche situazioni, prevedendo, «ove strettamente necessario» ulteriori incrementi di organico, aggiuntivi, di personale scolastico per le istituzioni scolastiche statali.
Intanto il Governo prova a sostenere la ministra Azzolina, soprattutto con risorse. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha chiesto al Consiglio dei ministri un miliardo in più da destinare alla scuola. Soldi che verrebbero utilizzati per aumentare il personale scolastico e per reperire nuovi spazi.
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