Ue
6:09 am, 16 Giugno 20 calendario

Recovery Fund, difficile intesa prima dell’autunno

Di: Redazione Metronews
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L’intesa a 27 sul Recovery Fund europeo legato al bilancio pluriennale dell’Unione sembra diventare ogni giorno più difficile. Le posizioni rimangono distanti, un compromesso entro l’estate si compica (ormai certo che il vertice del 19 giugno non sarà risolutivo) e inizia a farsi concretamente strada l’ipotesi di un via libera in autunno. “E’ molto probabile” che un accordo sul Recovery Fund e il bilancio 2021-2027 dell’Unione Europea non sia raggiunto prima dell’autunno, ha detto il ministro delle Finanze olandese, Wopke Hoekstra.”La qualità è più importante della velocità”, e  se per la qualità servono “alcuni mesi dopo l’estate, penso che sia perfettamente ok”. La possibilità che l’ok al Recovery non arrivi nell’immediato è già stata valutata anche da Roma, tanto che lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha fatto capire che il governo valuterà strade alternative, compreso il ricorso al Mes senza condizioni per le spese sanitarie dirette e indirette.
I frugali. Le posizioni in campo continuano a essere lontane. Ieri l’ Olanda ha ripetuto che il tema delle condizionalità rimane fondamentale e ha chiesto raccomandazioni ‘rafforzate’ che gli Stati membri devono rispettare per ricevere le risorse del Recovery Fund. Per l’Olanda, “idealmente” le risorse del Recovery Fund dovrebbero essere condizionate a “una versione rafforzata delle raccomandazioni specifiche per paese”, ha detto il ministro olandese delle Finanze Hoekstra, secondo cui “non c’è un solo pacchetto nelle proposte della Commissione su cui due Stati membri siano d’accordo”.    Oltre all’opposizione dei ‘frugali’, anche da parte della Danimarca c’è stata qualche apertura, il dato politico che si registra è il ricompattamento del fronte di Visegrad, che nelle settimane scorse era sembrato meno unito, anche grazie al fatto che la Polonia sarebbe assieme all’Italia uno dei principali beneficiari del piano von der Leyen. I premier dei paesi Visegrad – Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia – sono sulla stessa linea sul Recovery fund e ne chiedono una equa distribuzione, ha detto proprio il premier polacco Mateusz Morawiecki, dopo un vertice del V4 in Moravia. Le risorse devono essere distribuite equamente – sostiene Visegrad – secondo cui i “Paesi più poveri non devono pagare per quelli ricchi”. Poi si è aggiunta una ulteriore frizione dopo la lettera di alcuni diplomatici di Paesi Bassi, Danimarca, Austria, Belgio, Irlanda, Lituania e Ungheria riportata dal Financial Times secondo cui “la ripartizione delle risorse” tra Stati membri prevista dal Recovery Fund proposto dalla Commissione Ue “ha scarsa connessione diretta con la pandemia”. 
Gentiloni.  Parole di ottimismo arrivano dal commissario Ue Paolo Gentiloni, secondo cui “alcuni dettagli potranno essere aggiustati, sia nel Recovery Fund che nell’Mff. E il fatto che siano legati dà spazio per negoziare, ma sono fiducioso che la sostanza della proposta verrà approvata”. Gentiloni ha ribadito di essere “piuttosto fiducioso in un accordo già in luglio” e ha invitato gli Stati membri a preparare e presentare i piani nazionali già in autunno. Ma le posizioni sono lontane e la battaglia politico-diplomatica è solo all’inizio.

16 Giugno 2020
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