Ue
8:51 pm, 13 Giugno 19 calendario

Ue dura: «Necessarie correzioni sostanziali»

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il dialogo è aperto, ma le sole intenzioni non bastano più. Senza misure «sostanziali» di correzione dei conti per il 2019 e il 2020, l’Ecofin in programma il prossimo 9 luglio sancirà l’apertura di una procedura contro l’Italia per violazione della regola del debito. Entro tre settimane al massimo dunque, senza nessun rinvio. I 18 ministri delle Finanze della zona euro si compattano sulla linea della Commissione e consegnano al governo un messaggio chiaro.
Tria: negoziato è aperto
«Il negoziato è in corso, dimostreremo che abbiamo dei target di deficit che ci mettono in posizione di sicurezza – ha provato a replicare il ministro Tria – non servono misure correttive». Poi ha chiarito che la flat tax chiesta dal vicepremier Salvini «si farà solo rispettando gli attuali obiettivi di deficit». Secondo il Mef non far partire la procedura è nell’interesse sia dell’Italia che della Ue. Ma la Commissione è secca: «È necessaria una correzione sostanziale», ha scandito il vice presidente Dombrovskis. «Dall’Italia non mi aspetto intenzioni, ma fatti e dati», ha aggiunto il commissario Moscovici. Anche il Fondo Monetario Internazionale invita il nostro Paese a «trovare il coraggio politico di fare le riforme strutturali».
Ok a Sbloccacantieri
Intanto l’Aula della Camera ha approvato in via definitiva il decreto Sbloccacantieri con 259 sì, 75 no e 45 astenuti. Il provvedimento, sul quale il Governo aveva posto la fiducia, diventa legge. Prevista la sospensione di alcuni punti del Codice degli appalti fino al 31 dicembre 2020, «in attesa di una nuova definizione delle regole per liberare dalla burocrazia le imprese». Vengono garantite le soglie in vigore per i subappalti e salvaguardati gli obblighi di sicurezza. Nel decreto anche l’esclusione della possibilità di contestare il danno erariale ai dirigenti che firmano la revoca delle concessioni autostradali. La maggioranza si è però spaccata sulle risorse per Radio Radicale: la Lega ha votato insieme alle opposizioni un emendamento del Pd al decreto Crescita che stanzia altri 3 milioni per il 2019. Infuriato il M5S.
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13 Giugno 2019
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