«Stavolta John Wick diventa una preda»
ROMA Quando assassini inseguono assassini. Ad essere inseguito è il più feroce di tutti, bello e impassibile, giacca, cravatta, immancabile cane nero al seguito, un corpo che è un’arma letale, al secolo John Wick. Diretto da Chad Stahelski, “John Wick 3, Parabellum” arriva in sala venerdì, action più violenta di sempre.
Per il protagonista Keanu Reeves com’è stato riprendere il ruolo di John Wick per la terza volta?
«È stata dura, lo ammetto: la trama in continua espansione del film porta il pubblico più in profondità, alle origini di John che è ancora più evoluto tecnicamente».
Fisicamente è stato più duro degli altri due?
«È stato il più grande test fisico della mia carriera. Ho iniziato a prepararmi fisicamente molti mesi prima. Ci sono tanti tipi di sequenze d’azione e arti marziali, motociclette, cavalli e cani: l’allenamento è stato molto intenso».
Cosa è cambiato per John Wick?
«La speranza di trovare un attimo di pace, la sola cosa che lui vuole, non c’è più. Wick, che una volta perseguitava la vendetta, ora è la preda».
Perché Wick ha colpito tanto il pubblico?
«Credo che sia quell’irresistibile mix di risolutezza letale, fascino umoristico, fiera fisicità e la grazia soave del personaggio».
SILVIA DI PAOLA
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