Brexit
3:21 pm, 19 Dicembre 18 calendario

Londra, incubo no deal Immigrati solo per competenza

Di: Redazione Metronews
condividi

Il ministro della Difesa britannico Gavin Williamson ha annunciato che metterà in stato d’allerta 3.500 da destinare a porti e aeroporti in caso di Brexit senza accordo con l’Ue. Intervenendo alla Camera dei Comuni, Williamson ha spiegato che del contingente faranno parte militari “in servizio” e “riservisti”. Il governo britannico ha deciso di dare “priorità operativa” alla pianificazione di un’uscita dall’Ue senza accordo, sebbene l’obiettivo sia invece un divorzio regolato da una intesa,  ha affermato il ministro per la Brexit, Steve Barclay, spiegando che la decisione è stata presa durante la riunione del governo convocata per decidere se fosse necessario rafforzare i preparativi per un possibile no-deal.  “Un governo responsabile deve assicurare di essere pronto a questa opzione di una uscita senza accordo”, ha spiegato Barclay, aggiungendo che il governo darà maggiori indicazioni alle famiglie e alle imprese su come devono prepararsi in caso di una uscita del Regno Unito dall’Ue – il 29 marzo 2019 – senza una intesa.
Immigrati. Nell’era post Brexit l’immigrazione in Gran Bretagna sarà gestita sulla base delle competenze e non delle origini, senza alcuna corsia preferenziale per i provenienti dei Paesi dell’Ue. Anzi, probabilmente anche loro dovranno dimostrare un reddito annuo di 30 mila sterline, richiesto per i migranti qualificati extra Ue, per ottenere il permesso di soggiorno valido per 5 anni. Le nuove misure, anticipate dal Guardian, saranno contenute nel piano. “Sarà un sistema di immigrazione unico, basato sulle competenze, costruito attorno al talento e all’esperienza che le persone possono portare, piuttosto che da dove provengono, massimizzando i benefici dell’immigrazione e dimostrando che il Regno Unito è aperto alle imprese”, spiega Javid. Anche se non viene espressamente dichiarato ma l’obiettivo – ribadito anche dal ministro della Casa, James Brokenshire – è ridurre la migrazione netta ai numeri precedenti al 1998, ossia quota 100 mila.     I dettagli sono ancora da definire, in particolare per quanto riguarda la soglia minima di reddito che sembra preoccupare il Cancelliere dello scacchiere, Philip Hammond, e il ministro del Commercio, Greg Clark, secondo i quali un’improvvisa riduzione della disponibilità di migranti dell’Ue in settori chiave potrebbe minacciare l’economia. Secondo fonti del Governo, la maggioranza dei ministri preferirebbe una soglia inferiore, di 21 mila sterline, ma la premier, Theresa May, è ferma sull’idea di favorire una stretta sulle migrazioni. 

19 Dicembre 2018
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo