Spazio
6:24 pm, 10 Dicembre 18 calendario

Su Cerere tanto carbonio “Ecco perché è così scuro”

Di: Redazione Metronews
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Nuova scoperta su Cerere che quest’estate  ha conquistato le cronache per le sue enormi riserve di materiale biologico. L’Agenzia Spaziale Italiana ha reso noto oggi che la superficie del pianeta nano – l’oggetto celeste più massiccio tra quelli che popolano la fascia principale degli asteroidi – potrebbe avere una alta concentrazione di carbonio, sotto forma di molecole organiche. “Questa sorprendente abbondanza può spiegare il perché Cerere rifletta assai poco i raggi solari, apparendo così decisamente scuro” spiega l’Asi.   La scoperta è stata realizzata da un team internazionale guidato dagli scienziati del Southwest Research Institute (SwRI) negli Stati Uniti e a cui hanno partecipato ricercatrici e ricercatori dell’Istituto  Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), grazie ai dati raccolti dalla sonda Dawn della Nasa, tra cui quelli provenienti da VIR (Visible and Infrared mapping spectrometer).  VIR è lo spettrometro italiano che ha inviato a Terra oltre 11 milioni di immagini e 90 GB di dati, contribuendo in maniera decisiva allo  studio accurato delle caratteristiche e della storia di Vesta e Cerere. 
Origine.  Gli scienziati oggi stimano che Cerere abbia avuto origine circa 4,6 miliardi di anni fa, agli albori del nostro Sistema Solare. I dati della missione Dawn – mandata in orbita dalla Nasa nel 2007 e terminata l’1 novembre – hanno rivelato la presenza di acqua e di altre sostanze volatili, come l’ammonio (derivato dall’ammoniaca) e ora un’alta concentrazione di carbonio, suggerendo che questo corpo celeste si sia formato in un ambiente freddo, forse oltre l’orbita di Giove.

10 Dicembre 2018
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