Caccia al rapinatore che ha ucciso il barista

BOLOGNA È caccia serrata al killer che sabato notte, durante un tentativo di rapina, ha ucciso Davide Fabbri, barista a Riccardina di Budrio. Il bandito è entrato nel locale con un cappello per coprire il viso, una mimetica e armato sia di fucile che di pistola. Secondo una prima ricostruzione la vittima, 52 anni, è stata colpita al petto da un colpo esploso durante una colluttazione con il malvivente mentre cercava di strappargli il fucile. Il bandito avrebbe estratto la pistola e fatto fuoco. Ferito leggermente un avventore del bar sfiorato dai pallini del fucile. Il rapinatore si è poi dato alla fuga.
Indagini sulla pistola
Si sta cercando di capire se l’uomo, che forse ha parlato con accento straniero e potrebbe essere rimasto ferito, abbia avuto dei complici. In corso le verifiche per capire anche se la pistola sia quella rubata nella notte tra il 29 e il 30 marzo scorsi a una guardia giurata nel ferrarese. Il vigilantes era stato fermato da un uomo che aveva preso a fucilate la sua Fiat Panda e poi gli aveva strappato la Smith&Wesson argentata. A Budrio si è tenuta una «fiaccolata contro la violenza», mentre l’episodio ha riacceso la polemica politica sulla legittima difesa.
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