Porto- Juventus 0-2 I bianconeri vedono i quarti

CALCIO I cambi di Allegri. E la Juventus è praticamente nei quarti di finale di Champions. Torna da Oporto con un successo netto, la Signora: 2-0, maturato nella seconda metà della ripresa grazie alle reti di Pjaca e Dani Alves. Due che erano entrati da poco, due che hanno deciso il match e garantito in pratica alla Juventus il passaggio del turno. Per una trasferta che era cominciata sotto i cattivi auspici del “caso Bonucci” – gestito in maniera pessima, va detto – non c’è male davvero: match dominato, facilitato dal fatto di avere giocato per oltre un’ora in superiorità numerica a causa dell’ineccepibile espulsione di Telles, e animi nuovamente sereni. «Il caso Bonucci è chiuso – aveva detto Marotta prima del via-. Allegri è il capo e ha deciso così: fine». Dopo di che, il difensore si è accomodato in tribuna inizialmente su uno sgabello per poi seguire la partita in piedi: sabato, in casa contro l’Empoli, dovrebbe riprendere il suo posto. E’ stata una Juve equilibrata, quella del Dragao. Quasi sempre in possesso palla e mai in affanno, pur se spesso con ritmi di gioco troppo lenti. Il Porto però si rivelava poca cosa, annullandosi quasi del tutto quando decideva di sostituire André Silva (18 gol stagionali) con Layun per compattare la difesa: Higuain non era in gran serata e quindi si doveva attendere la ripresa per vedere Casillas capitolare, pur se prima di metà gara Dybala aveva colpito un palo con un sinistro da fuori area. Un destro a giro del Pipita finiva fuori di nulla, poi Allegri pescava il doppio jolly: prima Pjaca (per Cuadrado) e poi Dani Alves (per Lichtsteiner) ne ricambiavano la fiducia segnando due reti in tre minuti. Dragao violato e concorrenza europea avvisata: la Juve c’è anche fuori dai confini nazionali.
DOMENICO LATAGLIATA