Fisco
8:00 pm, 12 Dicembre 16 calendario

I paradisi delle tasse sono in piena Ue

Di: Redazione Metronews
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ROMA Paradisi fiscali aggressivi che in varie forme facilitano le multinazionali con trattamenti di favore sulle tasse. Non si tratta solo di isole remote. Ci sono anche cinque Paesi europei nella classifica dei paradisi fiscali societari più aggressivi al mondo: i Paesi Bassi sono addirittura in terza posizione in assoluto, poi compaiono l’Irlanda, la Svizzera (che non è membro dell’Unione europea), il Lussemburgo e Cipro. È quanto emerge dal nuovo rapporto Battaglia fiscale pubblicato da Oxfam, che li considera aggressivi nel senso che sono quelli maggiormente responsabili a livello globale della corsa al ribasso sulla tassazione degli utili d’impresa che secondo l’organizzazione sottrae miliardi di euro alla lotta alla disuguaglianza e alla povertà.
Troppe pratiche fiscali nocive
Nel compilare la classifica, i ricercatori di Oxfam hanno valutato fino a che punto tali Paesi si siano spinti nell’adozione di pratiche fiscali più nocive, come per esempio la scelta di aliquote fiscali nulle sui redditi delle imprese non residenti, la concessione di incentivi fiscali iniqui e improduttivi, la mancanza di collaborazione nei processi internazionali per la definizione di misure di contrasto all’elusione fiscale (incluse le misure volte ad accrescere la trasparenza fiscale). Paradisi fiscali a parte, il ricorso a pratiche fiscali nocive per attrarre investimenti è ampiamente diffuso in molti Paesi del mondo: tra i paesi del G20 l’aliquota sui redditi d’impresa è scesa dal 40% di 25 anni fa a meno del 30% di oggi. Un calo che i governi compensano ricorrendo al taglio della spesa pubblica o aumentando l’IVA.
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12 Dicembre 2016
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