Cuba, sepolto Fidel Via a nuova era

CUBA Dopo un funerale lungo nove giorni e bagni di folla in lutto, le ceneri di Fidel Castro sono state sepolte nel cimitero di Santa Ifigenia a Santiago de Cuba. Il presidente, Raul Castro, 85 anni, fratello di Fidel, ha preso la parola in quella che ha definito la «culla della rivoluzione» e ha ringraziato «il popolo cubano per l’amore e il rispetto mostrato in questi giorni a Fidel». «Davanti ai resti di Fidel, giuriamo di difendere la patria e il socialismo», ha esortato. Ma con la morte del lider rivoluzionario, comincia una nuova era, che è segnata fortemente dagli eventi contrastanti degli ultimi mesi. Da un lato il disgelo con gli Usa voluto da Obama, con aperture commerciali e di movimento di persone, e timidi tentativi di aperture ai diritti (fase quest’ultima per cui si aspetta forse la non lontana prossima generazione di eredi Castro). Ma allo stesso tempo il futuro di Cuba non può slegarsi da quello che sarà il contesto mondiale, e in particolare subirà gli effetti della presidenza di Donald Trump a Washington. In campagna elettorale Trump ha insistito nelle critiche alle aperture di Obama a Cuba, e si è detto pronto a ritirarle se L’Avana non farà ulteriori significativi passi in tema di diritti democratici. È anche vero però che l’interscambio commerciale Usa-Cuba è proliferato. Trump intanto ha altri problemi: la sua telefonata con Taiwan ha mandato su tutte le furie Pechino, e l’Iran minaccia «ferma risposta» al rinnovo delle sanzioni da parte del Senato Usa.
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