Campi rom, in 17 verso il processo
ROMA C’è anche la prima (ex) funzionaria capitolina condannata nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale, tra le 17 richieste di rinvio a giudizio avanzate ieri dalla procura per il presunto giro di tangenti in cambio di appalti per la manutenzione dei campi rom di Castel Romano, via Cesare Lombroso e via di Salone. I fatti contestati vanno dal 2013 al 2014. L’ex funzionaria del Dipartimento politiche sociali, Emanuela Salvatori, sta scontando 4 anni per aver favorito Buzzi su alcune commesse sugli insediamenti rom. In questa indagine invece la donna avrebbe messo a disposizione la sua funzione a imprenditori e rappresentanti delle coop sociali in cambio di denaro, biglietti per spettacoli teatrali, attività di pubblicità per lo studio odontoiatrico della figlia e altre utilità.
Gli altri funzionari pubblici per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio sono Alessandra Morgillo, Vito Fulco e il vigile Eliseo De Luca. Quest’ultimo, avrebbe percepito forniture di vino e lavori in favore di un parente da parte del presidente di Salvatore Di Maggio (anche lui tra i 17 indagati), all’epoca dei fatti presidente di uno dei consorzi e coop impegnati nei lavori all’interno dei campi rom.
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