CORRUZIONE CAPITALE
11:05 pm, 21 Giugno 16 calendario

Tangenti sui campi rom per gli appalti pilotati

Di: Redazione Metronews
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ROMA Si potrebbe parlare di “mafietta” capitale, nel descrivere l’ondata di arresti effettuata ieri dai carabinieri della Compagnia Eur nell’ambito delle indagini coordinate dai pm Paolo Ielo Carlo La Speranza, Edoardo De Santis e Maria Letizia Golfieri. Perché, per ottenere i lavori di logistica in alcuni campi rom di Roma, tra cui Castel Romano, via di Salone e via della Cesarina, i 4 imprenditori delle coop arrestati ieri mattina pagavano tangenti che andavano da 800 a 3.000 euro, o regalavano gioielli, vini, biglietti per il teatro, trovavano un lavoro ai familiari dei dipendenti comunali accusati di corruzione, o anche un ecavatore. Sono due gli impiegati capitolini finiti ai domiciliari, si tratta di una dipendente del dipartimento Politiche Sociali e di un vigile urbano in forze presso l’ufficio Rom Sinti e Caminanti. Per un altro dipendente comunale è scattata solo una misura interdittiva. E risulta indagata anche un’altra ex dipendente dello stesso dipartimento Politiche Sociali, già condannata a novembre 2015 nell’ambito dell’inchiesta su Mafia Capitale.
Il meccanismo era semplice: tra il 2013 e il 2014 in cambio di favori o mazzette da parte degli imprenditori, i  dipendenti comunali assegnavano senza bando di gara e con somma urgenza i lavori per la logistica all’interno dei campi, a volte retrodatando i documenti, oppure gonfiando gli importi di spesa. E in molti casi gli stessi lavori assegnati con questi metodi non venivano nemmeno effettuati.
PAOLO CHIRIATTI

21 Giugno 2016
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