Unione Europea
10:07 pm, 15 Novembre 16 calendario

Italia, no al piano Ue Da Obama stop all’austerity

Di: Redazione Metronews
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ROMA Ha il sapore di un no la «riserva» confermata dall’Italia alla proposta di compromesso fatta dalla presidenza slovacca per la revisione del bilancio pluriennale dell’Unione Europea (2014/2020). Tecnicamente è un anticipo di veto. Il Governo italiano punta chiaramente il dito su quello che considera  il vulnus della proposta senza garanzie per l’aumento di risorse «a favore delle nostre priorità», e cioè immigrazione, sicurezza, disoccupazione giovanile o programmi per la ricerca. «Come avevamo annunciato, abbiamo messo il primo veto nella discussione sul bilancio a Bruxelles. Lo ha fatto il sottosegretario Gozi a mio nome a Bruxelles» ha confermato il premier Matteo Renzi da Catania.
Un concetto che il Premier ha siccessivamente  sintetizzato anche in un altro modo:  «Non accettiamo che con i nostri soldi all’Unione Europea si alzino i muri». L’Italia, come “contribuente” d’Europa ritiene di dover avere ancora molte garanzie, come ha ricordato il sottosegretario agli Affari Europei Alessandro Gozi, su materie come immigrazione, sicurezza e giovani.
L’eredità di Obama
Da “Yes we care”, con cui si è presentato al mondo, a “Stop austerity”, con cui chiude il suo ultimo tour in Europa da presidente degli Stati Uniti. È la parabola di Barack Obama che, in attesa di salire (oggi) sull’Acropoli di Atene ieri ha incontrato il premier ellenico Tsipras ed ha parlato di austerity nel Paese che più di tutti finora ne ha pagato il conto, la Grecia. «Continuerò a dire all’Europa che l’austerity da sola non può portare prosperità», ha detto Obama, sottolineando tuttavia che le riforme, anche se non facili, sono necessarie».
METRO

15 Novembre 2016
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