USA2016
8:22 pm, 8 Novembre 16 calendario

Finito il feroce duello ecco l’America che verrà

Di: Redazione Metronews
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USA La presidenza è una cosa molto diversa dalla campagna elettorale, ma certo con Trump e Clinton l’America ha evidenziato le divisioni che ha. Lo spiega Daniele Scalea, direttore dell’IsAG, Istituto di Alti Studi in Geopolitica.
Trump o Clinton: cosa cambia nella politica estera?
Paradossalmente con Trump ci sarebbe più continuità con la linea di Obama, fatta di prudenza e pragmatismo, e di un progressivo ritrarsi dalle aree di crisi. Hillary Clinton invece è più interventista. La Russia è l’esempio più evidente. La Clinton propone una revisione forte dei rapporti con Mosca, con un irrigidimento, a partire dalla Siria e dai diritti umani. Trump avrebbe anche lui tensioni con la Russia, ma lui ha mostrato la volontà di trovare più cose possibili su cui andare d’accordo, ed è poco interessato a quello che succede fuori dai sui confini in tema di diritti. Clinton prosegue con l’idea degli interventi umanitari anche con la forza, Trump non ne vuole più. Vuole rafforzare le Forze Armate solo come strumento dominante contro ogni minaccia al ruolo americano. Trump poi aprirebbe un duro contenzioso con la Cina, specie sul piano commerciale, ma anche Clinton avrebbe i suoi problemi con Pechino.  
Per l’Italia e l’Europa?
Clinton è la continuità, mantiene la linea Obama dell’interesse alla coesione dell’Europa, anche in chiave economica e distabilità internazionale. A Trump interessa poco la Ue, è ben poco europeista. Per l’Italia vale lo stesso, con delle specifiche. La Clinton per esempio in Siria e Libia ha condotto politiche non molto rispettose degli interessi italiani. Trump è più un’incognita, creerebbe problemi ma sarebbe anche un facilitatore degli interessi italiani con la Russia e sposterebbe più l’asse verso il Mediterraneo. Ci lascerebbe soli, una minaccia ma anche un’opportunità. 
Differenze in economia?
Entrambi vogliono investire per rinnovare le vecchie infrastrutture americane. Ma con ottiche diverse. Nell’energia Clinton investirebbe nella Green Economy, Trump negliidrocarburi e nello shalegas e shale oil. Il punto è dove trovare i fondi. Quindi Clinton propone più tasse ai più ricchi, Trump meno tasse per tutti, anche per ricchi e aziende, sperando di rilanciare l’economia. Trump insiste anche sulla riduzione delle spese clientelistiche e della corruzione. 
L’America è più divisa dopo la campagna elettorale?
Non credo che la campagna elettorale abbia causato divisioni, credo piuttosto che abbia rispecchiato quelle esistenti. Èun dato di fatto che l’America è sempre più divisa. Il voto è sempre più partigiano e più diviso per comunità etniche. Le minoranze sono per i democratici, anche gli ispanici che sono in crescita e sempre più decisivi. I bianchi sono per i repubblicani e rischiano sempre più di accentare una scelta politica su base comunitaria.
OSVALDO BALDACCI

8 Novembre 2016
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