TERREMOTO
6:53 pm, 2 Novembre 16 calendario

Per i terremoti ogni anno presi 4 miliardi sul pieno

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA Dal terremoto del Belice del 1968 a quello dell’Emilia Romagna del 2012, passando per quelli del Friuli, dell’Irpinia, delle Marche e dell’Umbria, di Puglia e Molise e dell’Aquila, lo Stato ha aumentato per ben 5 volte le accise sui carburanti per far fronte alla ricostruzione. A evidenziarlo è la Cgia di Mestre, secondo cui l’erario ha incassato, in quasi 50 anni, 145 miliardi di euro in valore nominale (261 miliardi se attualizzati), a fronte di una spesa complessiva sostenuta che il Consiglio nazionale degli Ingegneri stima in 70,4 miliardi di euro nominali (121,6 se attualizzati). Dunque in entrambi i casi (costo nominale o attualizzato il Fisco ha incassato più del doppio di quanto ha poi investito per la ricostruzione.
11 centesimi ogni litro
«Solo i terremoti più recenti, ovvero i sismi dell’Aquila e dell’Emilia Romagna, presentano dei costi nettamente superiori a quanto fino ad ora è stato incassato con l’applicazione delle rispettive accise», sottolinea la Cgia, il cui ufficio studi ha calcolato, sulla base dei consumi annui di carburante, quanti soldi ha riscosso lo Stato con l’introduzione delle accise che avevano la finalità di finanziare la ricostruzione di 5 delle 7 aree devastate dal terremoto.
«Quando facciamo il pieno alla nostra auto – spiega Paolo Zabeo – 11 centesimi di euro al litro ci vengono prelevati per finanziare la ricostruzione dopo gli eventi sismici. Con questa destinazione d’uso gli italiani versano all’erario circa 4 miliardi di euro all’anno».
METRO

2 Novembre 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo