TERREMOTO
8:43 pm, 30 Ottobre 16 calendario

Per la nuova scossa oltre 25 mila sfollati

Di: Redazione Metronews
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ROMA Un boato, lunghissimi secondi di oscillazione, una nuvola di polvere che si alza dai crolli ricoprendo i paesi. Alle 7.41 di domenica una nuova, fortissima scossa di terremoto con magnitudo 6.5 ed epicentro tra Castelsantangelo sul Nera e Norcia ha raso al suolo i borghi del Centro Italia già devastati dal sisma del 24 agosto e da quello del 26 ottobre. Sono seguite altre 200 scosse. Per fortuna lo sciame sismico precedente aveva allontanato le persone dalle case e questo ha evitato vittime. I feriti sono una ventina (la più grave una 50enne che si è lanciata dalla finestra). Il bilancio più pesante è per i danni materiali e artistici, che sono immensi.
Crollata l’antica basilica
Interi paesi, come Accumoli, Arquata del Tronto e Amatrice, sono stati cancellati, ridotti in macerie. A Norcia, il Comune più vicino all’epicentro assieme a Preci, l’antica basilica di San Benedetto, patrono d’Europa, è stata polverizzata: aveva resistito a tutto fin dal 1389 e ora non ne sopravvive che il frontone. In macerie anche Castelluccio di Norcia. Interi versanti di montagne sono franati a valle (all’altezza di Visso i massi hanno deviato il corso del fiume Nera). In molti posti sono saltate acqua ed elettricità. Spaccature e voragini che si sono aperte sulle strade hanno reso impraticabile gran parte della viabilità (la Salaria è interrotta in più punti).
Accoglienza fuori dall’area colpita
La scossa si è sentita da Bolzano a Palermo, con danni anche a Roma dove è stata chiusa in via precauzionale la metropolitana e oggi le scuole non apriranno. Adesso l’emergenza è quella degli sfollati, stimati in 25 mila. Ci vorrà infatti del tempo per le verifiche statiche e il freddo non consente soluzioni di fortuna. Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha sottolineato che «l’assistenza può avvenire solo al di fuori dall’area colpita», invitando tutti «ad accettare di trasferirsi in albergo, il che non significa non tornare». «Non vogliamo deportare le persone – ha aggiunto il commissario Vasco Errani – ma che possano trascorrere una notte tranquilla».
Dura polemica sulla magnitudo
La girandola di cifre sulla scossa di domenica ha innescato una polemica politica e una tra i cittadini di Norcia. Tra questi ultimi molti sostengono che la scossa sia andata ben oltre i 6,5 gradi della scala Richter ufficialmente stimati. Anche la massima quantificazione di 7,1 gradi, circolata ad un certo punto, viene ritenuta al di sotto della reale portata: «I danni che si sono verificati – affermano i residenti delle zone colpite – non si sarebbero verificati se fosse stata di 6,5». È cresciuta così l’ipotesi di un “complotto”, ordito per contenere il rimborso dei danni. Ipotesi smentita a tutti i livelli istituzionali, ma circolata insistentemente. Già a poche ore dal sisma era scoppiata la polemica politica, con un post della senatrice M5S Enza Blundo che parlava di «finzione mediatica» a proposito dell’altalena di dati sulla magnitudo: prima 7.1 e poi 6.1. Un post poi sconfessato dai gruppi parlamentari del M5S. «C’è una situazione di emergenza – ha scritto la sindaca di Torino, Appendino – possiamo affrontarla solo andando al di là di ogni divisione».
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30 Ottobre 2016
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