Il mercato dell’Olimpia Operazione Europa

BASKET Impossibile nascondersi, per l’Olimpia Milano. Nemmeno in Europa, perché è lì che il patron Giorgio Armani vuole primeggiare. Giocando per vincere, certo. Obiettivo n°1, intanto: qualificarsi tra le prime otto in modo da affrontare i playoff di Eurolega. E il mercato estivo ha confermato le ambizioni, essendo arrivati giocatori di primissimo livello, italiani e non. Miroslav Raduljca, per esempio: centro di 213 cm, serbo alto, grosso e cattivo nel senso buono del termine, recente vincitore dell’argento olimpico, lo scorso anno al Panathinaikos con cui, nella massima manifestazione continentale, ha segnato oltre 12 punti con quasi 5 rimbalzi di media. Ha giocato anche (senza sfondare) in Nba, ma da queste parti è giocatore che sposta, in tutti i sensi. Così come sposta Ricky Hickman, playmaker e volto nuovo pure lui: bella testimonianza di come certe carriere possano costruirsi con pazienza, avendo girovagato in Ungheria, Romania, Germania e Finlandia prima di arrivare in Italia, in LegaDue a Casale. Quindi Pesaro, Maccabi, Fenerbahce: con gli israeliani, tanto per gradire, ha portato a casa un’Eurolega e più titoli nazionali, con i turchi due campionati e una Coppa. Impossibile poi dimenticare Zoran Dragic, sloveno con un passato in Nba (col fratello Goran) che coach Repesa conosce come le proprie tasche per averlo allenato a Malaga.
L’estate 2016 non si è dimenticata di portare sotto il Duomo anche italiani di livello. Su tutti, Davide “Dada” Pascolo, arrivato da Trento e Mr. Utilità per eccellenza. Così come non si può ignorare il talento di Awudu Abass, 23enne comasco che Messina ha anche voluto al preolimpico di Torino: esploderà. Sicuro.
DOMENICO LATAGLIATA